20-06-2022 ore 11:35 | Rubriche - Medicina e salute
di Giovanni Colombi

Covid19 nelle scuole, il report dell'Ats Val Padana. Il contagio nell'ultimo anno scolastico

Gli operatori del Gruppo scuola dell'Ats Val Padana hanno reso noto il report in merito all'attività di sorveglianza sanitaria che è stata svolta nelle scuole delle province di Cremona e Mantova nell'ultimo anno. L’attività di contact tracing è stata possibile anche grazie al confronto continuo con i dirigenti scolastici, i referenti Covid19, gli Rspp e i medici competenti della scuola. Gli operatori hanno agito in sinergia anche con i medici ed i pediatri di famiglia, offrendo un supporto continuo alle famiglie degli alunni al fine di avviare azioni per il tracciamento dei contatti al fine di ricostruire la catena del contagio. Come spiega l'Ats, “le azioni sono state principalmente adottate con l’obiettivo di garantire, per quanto possibile, una frequenza scolastica in presenza attraverso la promozione della vaccinazione anti Covid19 nella popolazione scolastica candidabile (alunni e personale) e l’attivazione di misure e progetti di prevenzione e contrasto alla diffusione dei contagi. Sono stati anche organizzati percorsi formativi rivolti al personale docente, agli alunni e alle loro famiglie”.

 

Le azioni di contact tracing

Con l’avvio dell’anno scolastico, gli operatori del Gruppo scuola hanno inoltre condotto un monitoraggio, in alcune scuole sentinella, con test salivari molecolari, tamponi non invasivi e semplici da utilizzare anche da parte dei genitori. Il tutto finalizzato per intercettare precocemente la circolazione del virus SARS-CoV-2 sul nostro territorio. Bambini, ragazzi, operatori scolastici e genitori sono stati addestrati dagli operatori Ats circa l’utilizzo di questi tamponi salivari, con la finalità di verificare la fattibilità di un percorso di screening sui ragazzi condotto, attraverso la scuola, in potenziale autonomia dalle famiglie. Tutte le azioni di contact tracing sono state adottate nelle scuole in linea con le indicazioni normative nazionali e regionali. Per effetto del Decreto legge 24 del 24 marzo scorso, significativi sono stati i cambiamenti relativi alla sorveglianza sanitaria in ambito scolastico: la normativa ha previsto infatti che dal primo aprile tutti i contatti, indipendentemente dallo stato vaccinale, non fossero più sottoposti a quarantena ma, a partire dal quarto caso nella stessa classe, i contatti dovessero effettuare un periodo di autosorveglianza con obbligo di dispositivo di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2 per 10 giorni. Per facilitare il monitoraggio dell’andamento della pandemia in ambito scolastico, Regione Lombardia ha anche sviluppato e messo a disposizione un portale dedicato; una piattaforma unica su tutto il territorio lombardo, adottata anche da tutte le scuole di ogni ordine e grado delle province di Cremona e Mantova per uniformare le modalità di segnalazione.

 

 

La curva dei contagi nelle scuole

“Va sottolineato, innanzitutto” - spiega Laura Rubagotti, referente Covid19 per le scuole - “che i dati relativi al quadro pandemico durante l’intero anno scolastico nelle scuole sono espressione del grande impegno sostenuto dai dirigenti scolastici e dai referenti Covid-19 dei vari istituti scolastici del nostro territorio. Dal report si evince che complessivamente nelle province di Cremona e Mantova 30.703 alunni hanno contratto il Covid19, per un’incidenza stimata al 28,6%. Andando più nel dettaglio per i vari ordini di scuola, il numero assoluto dei contagi, rapportato alla popolazione scolastica corrispondente per fasce d’età, ha interessato principalmente la scuola primaria con 9.979 casi (il 29,5% della popolazione in questa fascia d’età), la scuola secondaria di secondo grado con 9.502 casi (27,6%) e a seguire, la scuola secondaria di primo grado con 6.478 casi (30%) e la scuola per l’infanzia con 4.744 casi (26,8%). Si evince pertanto che, rispetto alla popolazione di riferimento, il virus è circolato maggiormente tra gli alunni delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado e che la curva dei contagi ha raggiunto il picco nel mese di gennaio 2022”.

 

 

I numeri in provincia

“Per quanto riguarda la provincia di Cremona - conclude Rubagotti - il numero assoluto dei contagi ha interessato principalmente la scuola primaria con 4.445 casi (pari al 28,9% della popolazione in questa fascia d’età), la scuola secondaria di secondo grado con 4.082 casi (25,7%) e a seguire, la scuola secondaria di primo grado con 2.749 casi (27,7%) e la scuola per l’infanzia con 2.203 casi (27,1%). Rapportando i casi alla popolazione nella fascia d’età di riferimento, è stata quindi stimata una maggiore incidenza tra gli alunni della primaria, anche se le differenze tra i vari ordini di scuola sono piuttosto contenute. Anche in questo caso il picco di contagi è stato raggiunto nel mese di gennaio”.

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