19-10-2020 ore 12:55 | Rubriche - Medicina e salute
di Riccardo Cremonesi

Covid. Dossena: 'anticorpo monoclonale selezionato', casi e arma della prevenzione

“Non solo vaccino. Come ho già avuto modo di dire gli sforzi per debellare il Sars-Cov-2 non riguardano solo il vaccino, non proprio dietro l’angolo. Certo sarebbe la soluzione definitiva, prevenire è sempre meglio che curare ma la ricerca di cure efficaci non è di secondaria importanza”. Come spiega il medico anestesista cremasco Agostino Dossena, “è notizia freschissima la selezione dell’anticorpo monoclonale che ha dimostrato di essere il più efficiente contro il nuovo coronavirus e, per questo, candidato a diventare farmaco per la terapia per sconfiggere Covid-19. L’annuncio è stato dato dal Monoclonal Antibody Discovery Lab di Fondazione Toscana Life Sciences, un’altra eccellenza italiana, con sede a Siena e coordinato dallo scienziato Rino Rappuoli. L’anticorpo è stato scelto tra i tre migliori selezionati a luglio in un campione di oltre quattro mila estratti dal sangue dei pazienti guariti da coronavirus, un lavoro immane”.

 

La ricerca prosegue

Come spiega il Toscana Life Sciences “sarà testato nelle prove cliniche, il cui avvio è atteso per fine 2020”, nel frattempo si sta procedendo alla sua pre-produzione negli stabilimenti Menarini di Pomezia. La selezione è stata fatta sia valutando la capacità di legare la proteina spike e di inattivare il virus sia della sua resa in funzione di una produzione. Insomma, la ricerca prosegue a 360 gradi, in tutto il mondo si sta facendo un enorme sforzo per arrivare a debellare questo virus e molti passi sono stati fatti in questi mesi”.

 

L’arma della prevenzione

“Innanzitutto l’esperienza, la migliore conoscenza di come il virus agisce sul nostro corpo ha permesso di affinare le armi già in nostro possesso, di selezionarne quelle realmente efficaci e di far sì che la maggior parte di chi contrae il virus non vada in terapia intensiva. Certo – conclude Dossena - la prevenzione all’oggi rimane l’arma migliore, quindi non abbiamo remore nell’utilizzo intelligente della mascherina, l’autunno forse più freddo degli ultimi anni, almeno al nord, aiuta in tal senso”.

 

 

Il contagio nel nostro territorio
Nel Cremasco sono stati registrati 25 nuovi casi di contagio da Coronavirus nelle ultime 24 ore. Il dato ufficiale registrato ieri (domenica 18 ottobre) da Ats Val Padana è di 2588 casi dal 21 febbraio scorso. Il numero comprende i ricoverati, chi è sottoposto a quarantena domiciliare a fronte della positività del tampone e i deceduti: sono esclusi coloro che sono in quarantena il cui esito del tampone non è ancora noto. Per quanto riguarda la nostra provincia, Cremona è la città più colpita con 1701 casi (+4) mentre l'intero territorio provinciale registra 7.245 casi di Covid19, con un incremento di 41 contagi rispetto a sabato. Nel nostro territorio sono stati registrati nell'ultima settimana un totale di 119 nuovi casi, più del doppio rispetto ai sette giorni precedenti.


I comuni più colpiti nel Cremasco
Nel dettaglio la città di Crema vede 612 casi (+9), seguita da Castelleone con 281 (0), Pandino con 130 (+1), Rivolta d'Adda con 129 (+1), Offanengo con 118 (+1), Soncino con 93 (0), Sergnano con 78 (+2), Ripalta Cremasca con 66 (0), Bagnolo Cremasco con 64 (+1), Spino d'Adda con 61 (+4), Romanengo con 59 (0), Vailate con 58 (0), Vaiano Cremasco con 58 (+1), Trigolo con 55 (0), Agnadello con 53 (+1), Montodine con 50 (0) e Dovera con 42 casi (+2). In riferimento alla percentuale di incidenza del virus sulla popolazione, Trigolo è il paese più colpito (3,24% dei residenti) seguito da Castelleone (2,96%) e Quintano (2,52%): il dato medio cremasco è di 1,59%. Per maggiori dettagli sul territorio e i dati degli altri comuni, guarda la mappa interattiva.

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