19-06-2018 ore 12:22 | Rubriche - Medicina e salute
di don Emilio Lingiardi

Crema. 'Quaresima' in ospedale fra malattia, generosità del personale e poca riservatezza

Ho vissuto in questo periodo quaranta giorni all'ospedale Maggiore di Crema, una quaresima che spero ora aperta alla luce della Pasqua. Ritengo giusto esprimere alcune valutazioni e magari un auspicio. Come studioso di antropologia ho notato che si dà molta attenzione alla malattia e scarso o limitato interesse al malato. Diagnosi, esami, accertamenti in continuazione che sono certamente la base della filosofia dell’accanimento terapeutico e magari occasione di qualche riscontro economico ma il paziente viene quasi ignorato o trascurato.

 

La generosità dei giovani medici e infermieri

Molto positiva è la presenza del personale medico e infermieristico giovane, preparato, attento, sensibile, generoso: dovrebbe essere garantito nella continuità del lavoro, superando la situazione di precariato molto diffuso. Ho scritto a papa Francesco, in vista del sinodo di ottobre sul problema giovanile, chiedendo di tener conto dei tanti bravi ragazzi che ho incontrato, speranza di un mondo di rinnovamento nell’attenzione agli ultimi, segnati da prove e da sofferenze, nel silenzio di reparti ospedalieri.

 

Dai pranzi alle pulizie

Valida è certamente la collaborazione tra esperti e competenti di varie specialità; uniti affrontano con maggiori risultati e la diagnosi e la cura delle varie patologie, favorendo una più rapida guarigione. L’alimentazione, buona, esigerebbe una maggiore attenzione alle richieste del paziente, senza la retorica del menu alberghiero, eccessivo e ironico. Attento il personale addetto alle pulizie; in varie cooperative è molto preciso, perché senza l’igiene anche l’ospedale non potrebbe svolgere la sua funzione curativa.

 

Stanze, privacy e necessità

Le strutture murarie, come le camere, dovrebbero garantire la serenità dei pazienti. Non è più accettabile la sistemazione di malati in camere ristrette e piccole, soffocanti e senza il minimo di attenzione alla privacy. Nel reparto di medicina si trovano ancora stanze a quattro letti e senza il bagno: se si rinnovano le pareti esterne dell’ospedale è urgente in parecchi reparti la sistemazione delle camere, in modo che siano adeguate e che favoriscano una veloce ripresa con tranquillità, calma e riposo e non l’aggravamento magari di nuove patologie. È questo un invito ai responsabili, perché provvedano con urgenza a questa ristrutturazione.

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