17-12-2021 ore 20:30 | Rubriche - Medicina e salute
di Ginevra Mantovani

La radiologia interventistica di Asst Crema è un centro di riferimento didattico in Europa

La radiologia interventistica del Maggiore di Crema si conferma centro di riferimento didattico nazionale ed internazionale per i trattamenti endovascolari minivasivi. Lunedì 13 e martedì 14 dicembre presso la sala angiografica di Asst Crema si è svolta la quinta edizione del Peripheral workshop: embolization and thrombecotmy, organizzato da Angelo Spinazzola, direttore dell'unità operativa di radiologia interventistica. Con lui anche i radiologi interventisti Giovanni Leati e Francesco Di Bartolomeo, in stretta collaborazione con i colleghi Luca Boccalon, direttore della chirurgia vascolare e Marco Monti, direttore chirurgia generale. Prezioso il supporto del direttore della farmacia, Manuela Savoldelli. Hanno partecipato sei colleghi radiologi radiologi interventisti provenienti dell’università di Varsavia e Cracovia, invitati a Crema per perfezionare le tecniche di interventi endovascolari.

 

Le procedure

La radiologia interventistica è quella branca superspecialistica della radiodiagnostica che consente di intervenire su alcuni mali in modo mininvasivo, con piccoli cateteri, fili guida, stent e spirali visualizzati su monitor radiologici. Consente il trattamento di patologie in elezione e in urgenza, evitando manovre chirurgiche demolitive e a volte, soprattutto nelle emergenze emorragiche, rappresenta l’unica alternativa di cura. Nel corso del workshop sono state approfondite con un lavoro sul campo le tecniche di embolizzazione e tromboaspirazione. La prima prevede l'utilizzo di materiali embolizzanti (in particolare di spirali a rilascio controllato) nella patologia aneurismatica e nelle urgenze vascolari. Con questa tecnica è possibile escludere aneurismi arteriosi a rischio di rottura, oppure bloccare il sanguinamento in urgenza in pazienti con emorragia in corso post trauma. La seconda rappresenta una nuova frontiera nel trattamento dell’ischemia acuta degli arti inferiori e cerebrovascolare. Quando si formano dei trombi nelle arterie periferiche si crea un blocco della circolazione ai tessuti. Così gli arti inferiori non vengono più nutriti e si corre il rischio di amputazione o perdita della funzionalità dell'arto. Con questo sistema si va a catturare il trombo che ha causato l’ostruzione ricostituendo un'irrorazione efficace. La stessa procedura viene eseguita nei pazienti con ictus ischemico.