17-10-2022 ore 20:03 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Un fatto d’ambiente. Il Cremasco sulla rotta di migrazione della splendida Vanessa cardui

La migrazione stagionale trans-sahariana fra il Paleartico e l’Africa tropicale è stato un fenomeno associato quasi esclusivamente agli uccelli. In realtà non è cosi poiché anche alcune specie di insetti migrano allo stesso modo e per lo stesso fine. È il caso della Vanessa del cardo (Cynthia cardui) una farfalla dai brillanti e variegati colori delle ali superiori ed inferiori. La sua apertura alare può raggiungere i sessanta millimetri. Tra le farfalle più diffuse al mondo, ogni anno milioni di esemplari si muovono in una migrazione che a primavera, dall’Africa le porta a raggiungere l’ecozona paleartica, percorrendo oltre quattro mila chilometri.

 

I fiori della Buddleja

Raramente questa farfalla sopravvive agli inverni delle nostre latitudini, perciò ai primi freddi autunnali migra di nuovo verso l’Africa tropicale. Ben diffusa in pianura e nel cremasco, dove vola instancabilmente da aprile ad ottobre, nutrendosi del nettare di moltissimi fiori. Preferiscono fra tutti i fiori della Buddleja: chiamato albero delle farfalle, con infiorescenze profumate e di color lillà, riunite in pannocchie, attirano numerose specie di insetti. Prati fioriti, rive di corsi d’acqua, rogge, canali, orti e giardini sono costantemente visitati da questa bellissima farfalla.

 

La riproduzione

Raramente rimane posata a lungo sui capolini fioriti, dapprima ad ali chiuse, poi dispiegate al sole, facendo brillare una moltitudine di colori: spiccano l’arancio, l’ocra, il nero ed il bianco, mentre sulle ali inferiori, color rosa cipria, sono presenti e cerchiati di nero cinque piccoli ocelli blu. La riproduzione avviene, a seconda delle latitudini, da una a due volte, durante l’arco temporale tra aprile e ottobre. Le piante che ospitano i bruchi di questa farfalla sono principalmente i cardi spontanei, la salicaria, la canapa d’acqua e le malve; negli orti trovano ospitalità su piante di pomodoro e melanzana.

 

Un gioco ottico

Mentre il bruco si nutre dei teneri lembi fogliari, per i quali non sono necessari particolari metodi di difesa, non essendo bruchi defoglianti, le farfalle adulte sono alla ricerca del dolce nettare. Nessun timore perciò per orti e giardini, poiché la visita, si augura numerosa ed il rincorrersi disordinato e frenetico di queste farfalle nel proprio orticello, apparirà come un gioco ottico simile ad un caleidoscopio, mutevole nelle forme e nei colori.

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