


L’istituto Mario Negri ha presentato a Palazzo Lombardia, i risultati di ‘origin’, uno studio sulla popolazione della provincia di Bergamo e la relazione esistente tra fattori genetici e la malattia da Covid 19. Lo studio dimostra che una certa regione del genoma umano si associava in modo significativo col rischio di ammalarsi di Covid 19 in forma grave nei residenti in quelle aree più colpite dalla pandemia. Lo studio ha coinvolto l’intera comunità e hanno aderito 9.733 persone di Bergamo e provincia che hanno compilato un questionario sulla loro storia clinica e familiare riferita alla malattia. Il 92 per cento dei partecipanti che avevano avuto Covid-19 si era infettato prima di maggio 2020: 12 persone avevano avuto sintomi già a novembre-dicembre 2019.
Il genoma di Vindija
Tre dei sei geni che si associano a questo rischio sono arrivati alla popolazione moderna dai Neanderthal, in particolare dal genoma di Vindija che risale a 50 mila anni fa ed è stato trovato in Croazia. Una volta forse proteggeva i Neanderthal dalle infezioni, adesso però causa un eccesso di risposta immune che non solo non ci protegge ma ci espone a una malattia più severa. Guido Bertolaso ha, infine, commentato: “sono orgoglioso e contento che regione Lombardia abbia contribuito a questa ricerca che ha garantito risultati davvero importanti con ritorni positivi che si riveleranno utili anche in futuro”.