17-05-2019 ore 16:57 | Rubriche - Medicina e salute
di Ramona Tagliani

Il Ministero della Salute: "alcol dipendenze, sono a rischio oltre 8 milioni di persone"

“Sono 8 milioni e 600 mila le persone a rischio, 68 mila quelle dipendenti dall’alcol prese in carico dai servizi sanitari, 4575 gli incidenti stradali rilevati soltanto da Polizia e Carabinieri”. Secondo la relazione al Parlamento del ministro della Salute Giulia Grillo sugli interventi realizzati nel 2018 in materia di alcol e problemi correlati nel 2017 il 23,6% dei pazienti erano uomini (6,1 milioni) e l’8,8% donne (2,5 milioni) di età superiore a 11 anni.

 

Rapido intervento
In base alle fasce d’età risultano maggiormente a rischio quella dai 16 ai 17 anni (maschi 47%) che peraltro non dovrebbe consumare bevande alcoliche e quella delle persone tra i 65 ed i 75 anni. Il ministro sottolinea la necessità di un rapido intervento per evitare che il consumo di alcol sfoci in abuso; le conseguenze delle patologie alcol correlate sono devastanti. “Ad oggi – sottolinea il ministro – manca una regolamentazione univoca e condivisa dalle Regioni riguardo la formazione in alcologia tra gli insegnamenti curricolari specifici nelle facoltà universitarie, sia di medicina e chirurgia sia nelle professioni sanitarie e sociali”.

 

La Consulta nazionale

“La Legge 125/2001 aveva previsto e pertanto fu costituita la Consulta nazionale alcol che fino a qualche anno fa ha lavorato in sinergia con le diverse Istituzioni coinvolte, gli esperti del settore e vari stakeholders, producendo documenti di notevole interesse in tale ambito come ad esempio il Piano nazionale alcol e salute 2007-2009. La sospensione delle attività della Consulta, in seguito alle manovre previste dalla spending review, ha lasciato una lacuna ancora da colmare”. Potrebbe essere riattivata o sostituita con “un Tavolo di lavoro permanente presso il Ministero della Salute con lo scopo di supportare il Gruppo tecnico interregionale per l’alcologia della Commissione salute della conferenza Stato-Regioni, che interagisce direttamente sul territorio con le autorità locali”.

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