A Bergamo, tra le eccellenze di Arpa Lombardia, c’è una struttura davvero unica nel suo genere: il centro regionaleolfattometria e aeriformi, guidato da Fabio Calvisi. Qui, un team composto da otto specialisti, affiancato da un gruppo selezionato di ‘annusatori’, chiamato panel, e con l'ausilio di tecnologie avanzate, lavora per rispondere a una delle segnalazioni più frequenti da parte dei cittadini: le molestie olfattive. Nel 2024 il 14 per cento delle richieste raccolte dall’ufficio relazioni con il pubblico di Arpa Lombardia ha riguardato proprio questo tema, secondo solo al rumore, che rappresenta il 18 per cento dei casi.
Il processo di analisi dell’aria
“I tecnici dei dipartimenti territoriali di Arpa, nell'ambito delle loro attività – spiega Calvisi - prelevano campioni d’aria. Entro tempi molto ristretti (massimo 30 ore) il centro regionale di olfattometria e aeriformi valuta il rischio chimico mediante l'ausilio della strumentazione analitica. Se non vengono rilevate sostanze pericolose, il campione viene annusato dal panel, un gruppo di sei persone opportunamente selezionato che rappresenta statisticamente la popolazione. Così possiamo misurare l’odore in modo oggettivo, con valore espresso in unità odorimetriche”. Il connubio tra l'analisi sensoriale e le tecniche analitiche strumentali, costituisce uno dei punti di forza del centro, che con la recente riorganizzazione dell’agenzia fa ora capo al dipartimento regionale prestazioni analitiche, diretto da Valeria Frattini.
Naso elettronico e inquinanti
“Un altro contributo del centro alle attività della agenzia – prosegue Calvisi - è il supporto ai colleghi dei dipartimenti territoriali, per la taratura del naso elettronico, uno strumento da campo costituito da un insieme di sensori capaci di identificare una sorta di impronta olfattiva. Oltre alla tematica olfattometrica, il centro si occupa anche delle determinazioni analitiche degli inquinanti della matrice aria derivanti dalle emissioni di impianti produttivi e per il monitoraggio della qualità dell'aria”. I campioni analizzati all’anno dal centro relativi alle emissioni di impianti produttivi sono circa 600, quelli riguardanti la qualità dell’aria sono circa 4500. Un’attività scientifica che unisce tecnologia, partecipazione e tutela dell’ambiente.