16-04-2019 ore 15:26 | Rubriche - Costume e società
di Andrea Galvani

Regione Lombardia. Informazione locale, direttiva sul copyright e riforma dell'Ordine

In Lombardia, le 589 imprese che operano nell’informazione locale impiegano 12.742 persone, con circa 4 mila giornalisti. Le televisioni locali fatturano 3,04 miliardi di euro, le radio 175,5 milioni, i quotidiani poco meno di 777 milioni; i ricavi dell'informazione locale online ammontano a 573,9 milioni di euro. Il totale del fatturato dei media regionali si aggira sui 4,5 miliardi di euro: dalla vendita dei contenuti arrivano 2,89 miliardi, mentre dalla pubblicità 1,33 miliardi.

 

Informazione lombarda

Questi dati rientrano nella ricerca dell'Agcom presentata in occasione della prima conferenza intitolata L’informazione locale in Lombardia: problemi, proposte e prospettive. L’iniziativa, ospitata nella sede del consiglio regionale, è stata organizzata dal Corecom, il Comitato regionale per le comunicazioni e ha avuto tra gli ospiti anche il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all’editoria Vito Crimi. Nelle prossime settimane si terranno quattro tavoli tecnici - tv, radio, carta stampata e web - con gli operatori dei media locali. Verranno formulate proposte operative che il Consiglio e la Giunta regionale faranno pervenire al governo.

 

Ordine dei giornalisti

“Il Governo recepisca nel più breve tempo possibile la nuova direttiva europea sul copyright - approvata peraltro con il voto contrario dell’Italia - dando rapida e fedele esecuzione all’unica via di uscita alla drammatica crisi dell’editoria”. Secondo il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Lombardia, Alessandro Galimberti “ben venga una riforma del sistema dell’informazione, all’interno della quale sia prevista anche una riforma dell’Ordine dei giornalisti per rafforzare le garanzie dei lettori e le prerogative professionali di chi informa per professione. Il tema di attualità non è tanto l’abolizione dell’Ordine ma, al contrario, l’impunità civile a penale che c’è sul web che, delle fake news, ha fatto un business. Si faccia una riforma che preveda invece il rafforzamento del ruolo deontologico dell’Ordine dei giornalisti”.

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