16-01-2023 ore 11:04 | Rubriche - Medicina e salute
di Rebecca Ronchi

Asst Crema. ‘Le richieste d’aiuto in aumento, il lavoro in rete per accrescere la presa in cura'

Basandosi su un’equazione dello psicologo Cliff Arnall dell’Università di Cardiff, oggi, lunedì 16 gennaio, sarebbe il giorno più triste dell’anno, quindi perfetto “per regalarsi un bel viaggio”, dar sfogo al marketing. Secondo Cinzia Sacchelli, direttore del servizio di psicologia clinica di Asst Crema è “una trovata ricca di colore, che rientra nell’ambito della pseudoscienza o meglio nel costume della nostra società”.

 

Richieste d’aiuto in aumento

“Di certo le vacanze natalizie, al pari di tutto ciò che ci porta fuori dalla normalità, alterano la percezione. Lo stesso è avvenuto nel periodo post lockdown. Tutti abbiamo fatto fatica a rientrare, a rimetterci in gioco, a vivere una realtà meno autogestita e più richiedente. La routine quotidiana pretende ed è rapida. Lo vediamo e lo viviamo tutti, al lavoro o a scuola”. In territorio cremasco, al termine delle vacanze, “è aumentato il numero di richieste di aiuto. Il tempo trascorso in famiglia durante le feste può far emergere elementi di difficoltà”.

 

Ansia e depressione

“Confrontarsi con un tempo festoso quando non c’è niente da festeggiare o quando mancano le persone con le quali fare festa può far percepire questo come un periodo particolarmente stonato”. Il quadro è aggravato dall’onda lunga della pandemia: “sono aumentati gli stati di ansia e depressione. Per i minori anche comportamenti sregolati che portano alla messa a rischio di sé. La pandemia ha esasperato alcune tendenze in un clima di malessere generale. Alcune difficoltà sono sorte con la fine del lockdown, dopo che alcune persone avevano iniziato a godere del rapporto inibito con la realtà esterna”.

 

Educare all’attesa

“La nostra – prosegue Sacchelli - è una società sempre più narcisistica, consumistica, che educa alla soddisfazione dei propri desideri in modo quasi istantaneo. La gamma di opportunità è sempre più ampia, questo non fa sperimentare l’attesa, lo sforzo, la fatica. Si alimenta l’idea di poter avere tutto subito, con un’insofferenza al vincolo o alla messa in gioco. L’attesa è poco tollerabile”. Il malessere non riguarda solo i giovani, coinvolge tutte le fasce della popolazione. In questi anni sono stati fatti dei passi in avanti “dal punto di vista culturale: c’è una maggiore consapevolezza del tema ed un ridotto pregiudizio a chiedere aiuto”.

 

Psicologia clinica

Secondo l’azienda socio sanitaria territoriale, “lo psicologo nella Casa di comunità di via Gramsci diventerà un anello di congiunzione con la prevenzione, con i medici di base ed i pediatri di libera scelta”. Lo psicologo di comunità “agisce nei contesti esterni, in comunità, appunto. Da questo punto di vista sono già in corso interlocuzioni con gli psicologi scolastici. Perché il benessere non è un punto d’arrivo, ma parte della nostra quotidianità, una condizione da costruire ed abbracciare, della quale prendersi cura ogni giorno”.

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