15-06-2025 ore 11:44 | Rubriche - Costume e società
di Elena De Maestri

Nuovo progetto Zoom di Fondazione Alba Anffas. Focus su autonomie e percorsi lavorativi

Nella nuova sede di vicolo Colbert, il pomeriggio, trova spazio anche il progetto Zoom di Fondazione Alba Anffas Crema, attività rivolta agli adolescenti, che vi partecipano con entusiasmo. La progettualità, giunta al sesto anno, partita a settembre, s’è conclusa lo scorso 31 maggio. Zoom infatti segue il periodo scolastico.“Si tratta di quattro gruppi diversi di ragazzi, per età e funzionamento, dalla prima media alla quinta superiore – spiega il dottor Fabrizio Carrera, coordinatore di Zoom –. Per ciascuno seguiamo un progetto personalizzato in base agli obiettivi che ci siamo posti come associazione, famiglia e, naturalmente, persona con disabilità che frequenta”.

 

Lavorare sulle autonomie

Le attività vanno da occasioni relazionali al lavoro sulle autonomie, indagando i punti di forza di ogni ragazzo e ragazza. Il fine, oltre a trascorrere piacevoli momenti insieme (comprese le feste di compleanno e occasioni speciali) ed esperienze sempre stimolanti, è anche aiutare i ragazzi nelle scelte legate al loro progetto di vita: dalle decisioni sulla scuola agli hobby, dal tempo libero alle amicizie. Per i più grandi, quelli che stanno terminando il percorso scolastico, il focus si sposta anche sul lavoro. “Cerchiamo di favorire occasioni e approfondire le competenze socio-occupazionali di ognuno. Lo facciamo sia all’interno della nostra sede, sfruttando i nostri servizi (confezionamento bomboniere, etichettatura, realizzazione Bigiotti, confetture.) sia all’esterno in collaborazione con alcune aziende. L’obiettivo è mostrare ai nostri ragazzi l’offerta del territorio e avvicinarli pian piano, secondo ritmi personali, al mondo del lavoro”.

 

Progetto ancora sperimentale

Il progetto Zoom, pur dopo sei anni, è ancora definibile come sperimentale in quanto attende l’accreditamento istituzionale e, magari, sostegni economici: a oggi è finanziato totalmente dalle famiglie e da Fondazione Alba Anffas Crema. Una cosa è certa, il progetto ha dimostrato di funzionare bene: nella recente visita del ministro alla disabilità ha ricevuto interessamento e complimenti. Ogni gruppo ha scelto un’uscita finale per salutare la fine di Zoom: dal laser game a Roncadelle con cena all’Hall Pub alla cena al Pepe Verde, fino al bowling a Caravaggio con cena a Pedavena (Treviglio). I numeri. “Siamo partiti nel 2020 con due ragazzi e oggi ne abbiamo in carico 32, che ruotano sui quattro gruppi”, chiarisce il coordinatore. Ben felice di spiegare che “il fatto che i ragazzi si stiano organizzando anche ora per stare insieme al di fuori, al termine dell’annualità 2025, testimonia che le relazioni positive approfondite con Zoom proseguono in autonomia (certo con il supporto delle famiglie): per noi è un importante obiettivo raggiunto”.