Un’esplosione di fioriture che tappezzano il sottobosco didattico di Cascina Stella a Castelleone annunciano l’imminente primavera. Immergersi nella natura protetta di quel luogo è come rigenerare mente e corpo dalle lunghe e fredde giornate invernali. La primavera è nuovamente pronta a stupirci con i suoi colori. Fiori, erbe spontanee e tenere gemme sono illuminate dai tiepidi raggi solari e da una penombra proiettata verso il basso dalle alte cime di ontani, platani, aceri, farnie, pioppi, melo selvatico e gelsi, che qui si alzano dritti verso il cielo. Un diffuso tappeto di edera contorna i sentieri calpestabili del bosco. Di tanto in tanto alcuni laghetti ricoperti da una fitta vegetazione sciupata e avvizzita aspetta temperature più miti per riprendersi più vigorosa di prima e offrire riparo ad anfibi, farfalle e libellule. Una capinera già in canto diffonde il suo richiamo spostandosi di albero in albero sempre nascosta fra il fogliame dell’edera che avvolge i tronchi.
Dente di cane, unico nella provincia
Le fioriture di questo avvio di stagione ricoprono ampi spazi di sottobosco, colonizzando il terreno dove la luce penetra e li illumina esaltando i tanti colori di cui sono composte. La chicca floristica di questo luogo, unica nella provincia di Cremona, come riportato anche nell’Atlante corologico della provincia di Cremona (Pianura 2006, Bonali, D’Auria, Ferrari, Giordana) è l’ Erythronium dens canis (dente di cane) un fiore dalla forme e dai colori unici. Pianta bulbosa appartenente alla famiglia delle liliaceae che in Italia si trova rara e protetta in ambienti prevalentemente collinari e montani. Qui lo si rinviene sparso in alcuni punti del sottobosco con altre fioriture come il delicatissimo bucaneve Galanthus nivalis e la bicolor Corydalis cava o colombina cava. Lungo il percorso si è avvolti da un’inebriate profumo di erbe spontanee. L’aglio orsino non ancora in fiore emana una fragranza che sovrasta quelle dell’erba cipollina, delle viole e della menta, solleticando un certo appetito.
Il Bosco Didattico
Le fioriture primaverili del sottobosco si completano con vaste aree ricoperte dalla polmonaria, pianta officinale dalle diverse proprietà terapeutiche, e dalla più rarefatta scilla bifolia o giacinto turchino, dalla viola alba, dalla viola odorata, dalla immancabile pratolina o margheritina comune, dell’anemone nemorosa della vinca minor o pervinca e dal ranuncolo favagello. L'area verde del Bosco Didattico occupa complessivamente una superficie di 25 ettari ed è inserito nella stazione sperimentale per la conservazione della flora di pianura, costituita dalla Provincia di Cremona e dalla regione Lombardia allo scopo di proteggere le specie vegetali della pianura padana. Una visita a questa importante stazione dalla primavera all’estate è consigliata. Il percorso ben strutturato non finirà di stupire giovani e meno giovani.