15-01-2014 ore 20:23 | Rubriche - Costume e società
di La casa sull'albero

Baby and the city. Crescere che fatica! Salviamo la generazione dei mangiatori di mandarini senza semi

Avere a che fare con i bambini si sa, è talvolta piuttosto faticoso per gli adulti che li devono accudire. Quello che più spaventa però sovente non è l’impegno emotivo, economico e sociale dell’essere genitori, ma la fatidica fascia d’età che va dagli zero ai quattro anni, quella in cui le mamme e i papà sono spesso in balìa di questi strani esserini attaccati alla gamba, piccoli ma capaci di ululare come lupi e determinati come leoni... piccole bestie selvagge da ammaestrare. Di fatto negli ultimi anni i bambini sono sempre diventati sempre di più portatori sani di bisogni speciali e le famiglie con bambini al seguito sempre più bisognose di attenzioni particolari e coccolate da enti di turismo e case produttrici family friendly.

 

Semplificare la vita ai genitori

L’obiettivo, oltre che di marketing, è in sé un obiettivo nobile: semplificare la vita ai genitori. Sacrosanto ed anche molto comodo. Peccato che questo trend abbia preso una deriva pericolosa e cioè quella di semplificare il più possibile la vita ai bambini stessi perché meno i piccoli hanno bisogno di assistenza e di imparare a fare cose nuove, meno i grandi devono chinarsi ad insegnargliele. Tanto prima o poi imparano comunque, si dice.

 

Come soddisfare le esigenze speciali

E allora perché ripetere come un mantra (sempre più isterico ma utilissimo) che per strada bisogna tenere la mano a un adulto se un figlio si può tenere al guinzaglio? Perché perdere tempo a sviluppare la motricità fine nell’impresa di arrotolare spaghetti su una forchetta se possiamo cuocere penne, farfalle e pasta di ogni formato purché piccolino e pensato apposta per i bimbi (salvo poi trovarsi al ristorante e intrattenere un quarto d’ora il malcapitato cameriere prima di capire come soddisfare le esigenze speciali del piccolo)? Mandarini senza semi, scarpe con le ruote, scarpe da ginnastica con gli strappi fino a numeri improponibili, per lui solo pasta in bianco grazie…. ben venga tutto quello che può aggirare l’ostacolo e possibilmente prevenire un capriccio.

 

Gestire le frustrazioni

Non ci sarebbe niente di male in tutto questo (a parte le riserve sugli orridi guinzagli per infanti) se non fosse che spesso ci si fa prendere la mano e con tante soluzioni a disposizione ci si dimentica di quanto sia educativo lasciare un bambino di fronte ad una difficoltà e di quanto sia pericoloso abituarli all’idea che se loro non vogliono adattarsi al mondo è il mondo che può adattarsi a loro. Prima o poi si troveranno di fronte a qualcosa semplicemente da accettare, soprattutto con l’ingresso nel mondo della scuola o nei contesti sportivi; certamente le occasioni per allenarsi ad affrontare le difficoltà e a gestire le frustrazioni si presentano di frequente nella vita di un bambino e non è necessario sottoporlo costantemente ad una scuola di sopravvivenza, l’importante però è stare attenti a non farsele sfuggire tutte. Probabilmente così salveremo i bambini dalla tirannìa, la loro.

 

Il consiglio letterario

A proposito di bambini tiranni e di genitori disposti a (quasi) tutto pur di soddisfarli, il consiglio letterario di questa settimana è il divertente albo illustrato Voglio due compleanni di Tony Ross, la storia di una piccola principessa, del suo desiderio e di un intero regno in cui il calendario viene stravolto. Crema: la casa sull'albero.

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