14-10-2019 ore 14:45 | Rubriche - Medicina e salute
di Rebecca Ronchi

Crema. Fiab al Comune: 'blocco volontario del traffico. Ignorare i danni rende complici'

“Volere è potere. Dal primo gennaio 2019 Crema ha superato per 43 giorni (fonte Arpa) la soglia di tolleranza delle PM10 (il numero di superamenti consentiti è di 35 giorni all’anno). Come sottolineato dal direttore di pneumologia di Crema, Alessandro Scartabellati, durante l’incontro pubblico del 18 settembre, l’inquinamento dell’aria è responsabile di un pesante contributo in termini di malattie croniche e di morti premature”.

 

Danni alla salute

Secondo Fiab, la federazione italiana degli amici della bicicletta “la conformazione geomorfologica del territorio certamente non aiuta. Pertanto, nonostante comprendiamo la preoccupazione del caos che potrebbe provocare un eventuale blocco dei mezzi più inquinanti, siamo convinti che dovrebbero destare maggior preoccupazione i danni alla salute pubblica causati dai livelli di inquinamento raggiunti in città”.

 

Euro zero

“Se è vero che il blocco del traffico non annulla automaticamente lo sforamento dei limiti del particolato è altrettanto vero che evitare la circolazione dei mezzi più inquinanti riduce le concentrazioni soprattutto in presenza di code davanti a scuole e negozi. I maggiori danni alla salute sono infatti provocati dalla durata dell’esposizione ad alte concentrazioni di fonti inquinanti. È drammatico che a Crema durante i giorni più inquinati possano circolare liberamente anche gli euro 0”.

 

L’esempio dei Comuni

“Non è risolutivo scaricare la responsabilità sulla giunta regionale o sul governo perché, quando c’è la volontà politica, anche i Comuni possono dare l’esempio e stimolare interventi a più ampio spettro. Ci auguriamo che l’amministrazione Bonaldi possa tornare sui propri passi aderendo al blocco volontario del traffico. Perché la riduzione dell’inquinamento è più che urgente e ignorarla ci rende complici”.

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