Oggi, sabato 14 ottobre, dalle ore 17 alle 24 l'inaugurazione della nuova palestra Forma Club, in via Piacenza a Crema. Sarà possibile vedere e vivere un nuovo concetto di benessere. Nuovi attrezzi, bar, ristorante, beauty center e tanti altri servizi per la cura del corpo a 360 gradi. Durante la serata il dj set di Andrea Bertolini, producer dei Motel Connection.
Il progetto
“Ripensare al concerto di palestra è per me una bella sfida – spiega il progettista, Beppe Riboli - non vado in palestra e forse per questo potrei fare qualcosa di interessante. L'approccio al progetto è solo sulla scatola, sullo spazio generale e la distribuzione delle funzioni. Raccontando il concetto a Max e Clara non ho mai parlato di palestra, di macchine o specchi, ma solo di spazi, di emozioni, di architettura, di un luogo semplice ma complesso”.
Non solo palestra
“Un luogo è contaminazione, di più cose, di più funzioni; in un luogo accadono cose, gli spazi si intersecano e si incastrano. Sono le differenti attività, spalmate tra sotto e sopra. Certo la palestra, ma anche il bar, il ristorante, la tisaneria, il beauty center, le mini piscine dove bere champagne dopo un bagno turco o un ora di fitness, ma anche boutique, con expo e vendita di prodotti commerciali, dagli integratori all'abbigliamento. Non ultimi, gli spogliatoi, grandi, belli, funzionali”.
La cura del corpo a 360 gradi
“Questo in uno spazio così piccolo, per un numero controllato di clientela, tutto è proporzionato. Sono spazi per osservare ed essere osservati, ma ogni attività ha la propria identità , ogni attività può essere luogo pubblico o privato. Il ristorante (Seconda casa) è ristorante, può guardare la palestra o può essere chiuso da tende e viceversa. Il mood del progetto è la cura del corpo, la bellezza. Tutto gravita intorno a questo Concetto: gli spazi fitness, il menù del ristorante , le centrifughe e le tisane dei bar, il vino biologico ed il cibo sano, i prodotti”.
Architettura e design
Conclude Riboli, “l'esterno è pulito, bianco e nero. Essenziale, elegante, quasi minimal. Scatola bianca, serramenti neri, a maglia, in ferro. Gli interni: più che mettere, togliere. Less is more. Anche qui essenziale, ferro e cemento, cristallo e legno”.