14-09-2021 ore 15:15 | Rubriche - Medicina e salute
di Sara Valle

Hpv test: programma di screening al via anche presso il consultorio di Asst Crema

Ha preso il via questa mattina anche a Crema, presso il consultorio di Asst con sede in via Manini, il programma di screening per la ricerca del Dna virale (test Hpv) che andrà a sostituire il tradizionale pap test. Il programma coinvolgerà in prima battuta le donne dai 50 ai 64 anni. Poi dal 2022 il test Hpv verrà proposto a tutte le donne in età target, ossia tra i 34 ed i 64 anni. Gli inviti vengono inviati da Ats Val Padana nell'ambito del programma di prevenzione per il tumore al collo dell'utero. Il virus Hpv presenta un alto rischio oncogeno. Non basta, dunque, la vaccinazione proposta ai giovani di entrambi i sessi, “è utile e fortemente consigliato aderire alle attività di prevenzione” spiega l'assistente sanitario del consultorio di Asst Crema, Barbara Bazzani, in compagnia dell'ostetrica Antonella Bellini.

 

Test più efficace

Numerosi studi hanno evidenziato che lo screening con il test Hpv - al posto del Pap-test - è più efficace nel trovare le lesioni del collo dell’utero ed è quindi più protettivo. Inoltre, il test Hpv trova queste lesioni più precocemente, e quindi è sufficiente ripeterlo ogni cinque anni, invece che ogni tre anni come il tradizionale Pap test. L’organizzazione di questo screening, presentato oggi alla stampa dalla responsabile del consultorio di Asst Crema, Maria Damiana Barbieri, prevede una rete informatica e logistica particolarmente avanzata, per consentire una precisa registrazione, trasporto e tracciamento del percorso dei campioni biologici. I campioni prelevati a Crema verranno analizzati dal servizio di anatomia patologica della Asst di Mantova, che è centro di riferimento regionale per l’ambito di Ats Val Padana (ma anche di Ats Pavia).

 

Esami di completamento

Per le donne non cambia nulla. Il prelievo viene sempre effettuato in consultorio, da personale ostetrico, con le stesse modalità del pap-test. Ciò che muta è la gestione della raccolta delle cellule dal collo dell’utero che, appunto, vengono analizzate in anatomia patologica per rilevare la presenza di virus Hpv. Le risposte al test verranno recapitate come sempre per posta al domicilio, mentre per eventuali accertamenti ed approfondimenti in caso di positività al test, le donne saranno contattate dal personale sanitario, così da programmare la visita ginecologica gratuita presso gli ambulatori di ginecologia dell’Asst di Crema. “In caso di positività – precisa Bazzani – verrà allestito in laboratorio il Pap test”. Non sarà necessario per la donna fare un secondo prelievo. “Si tratta di un esame di completamento, prima di procedere ai successivi controlli”. Il medico di riferimento per l'Asst di Crema è Stefano Addeo. Sono escluse da questo programma le donne tra i 25 e i 33 anni, per le quali continua la tradizionale campagna con Pap test. “Il test Hpv in regime di screening non è raccomandato per le donne comprese tra 25-33 anni, poiché nelle donne più giovani le infezioni da Hpv sono molto frequenti, ma nella gran parte dei casi regrediscono spontaneamente. Alle giovani, pertanto, si continuerà a mandare invito con appuntamento per il pap-test, fino al compimento del trentaquattresimo anno” precisa Emanuela Anghinoni, dirigente del servizio programmi di screening di popolazione di Ats Val Padana.

 

Innovazione importante

Come spiegato dalle assistenti sanitarie Eleonora Maiorana e Silvia Marri di Ats Valpadana, quella presentata oggi è “un'importante innovazione che porta un progresso nel percorso di prevenzione”. Per il direttore sanitario di Asst Crema Roberto Sfogliarini: “è fondamentale aver ripreso a pieno regime le attività di screening, in particolare questo per la prevenzione del tumore della cervice uterina, dopo la riduzione forzata a causa del Covid. È necessario che le donne si rivolgano con grande fiducia al nostro consultorio, aderendo in grande numero alla campagna, proprio per il valore della prevenzione, che resta uno degli obiettivi fondamentali dell’attività sanitaria e che questa azienda promuove”. L'attività da oggi prevista anche presso Asst Crema era già stata attivata a Mantova, nel Cremonese e nel Casalasco: “Nonostante la pandemia e l’interruzione delle attività di screening dello scorso anno per almeno 5 mesi – conclude Anghinoni- grazie alla forte volontà e all’impegno dei professionisti dedicati alla prevenzione del tumore della cervice uterina, le donne delle province di Cremona e Mantova possono accedere ad un servizio di sanità pubblica all’avanguardia con le nuove raccomandazioni della ricerca scientifica e le indicazioni del Ministero della salute e di Regione Lombardia”.

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