14-09-2020 ore 20:02 | Rubriche - Medicina e salute
di Giovanni Colombi

Lombardia, attivato il piano anti Covid per le scuole. Rapidità nella gestione dei tamponi

Con l'inizio dell'anno scolastico la Regione Lombardia ha attivato il piano anti Covid19 per le scuole: “in caso di sintomi sospetti per studenti e personale scolastico è consentito l’accesso diretto all’effettuazione dei tamponi, con motivazione ben definita. Gli esiti devono essere garantini entro la giornata. L’isolamento scatta per le positività accertate. Per patologie con sintomi no Covid, non serve certificazione del medico per il rientro in classe”. Queste in sintesi le principali novità che caratterizzano le linee guida per l’avvio dell’attività scolastica (guarda l'allegato) che sono state trasmesse dalla Regione a tutte le autorità sanitarie territoriali e agli istituti scolastici di ogni ordine e grado. Le prescrizioni sono state definite dalla Direzione generale Welfare e condivise con i rappresentanti dei Pediatri e dei Medici di medicina generale.

 

Tutela per personale didattico e studenti

“La sicurezza sanitaria – spiega l’assessore al Welfare, Giulio Gallera – nel corso dell’attuale stagione scolastica è quantomai delicata. Ci troviamo di fronte ad una sfida che possiamo affrontare e vincere solo attraverso una grande alleanza fra famiglie, istituzioni, enti sanitari, Mmg e pediatri, istituti scolastici e famiglie. Nessuno escluso. Dobbiamo riuscire a garantire l’equilibrio fra lo svolgimento dell’attività didattica e l’attuazione dei protocolli anti Covid, a tutela degli studenti e del personale scolastico”.

 

Risultati dei test in poche ore

“L’accesso diretto al tampone con autocertificazione – prosegue Gallera – per gli studenti e il personale scolastico è garantito in caso di rilevazione di sintomi a scuola. È previsto anche per rilevazioni al di fuori dall’ambiente scolastico, a seguito di indicazione del medico o del pediatra”. I punti tampone sono definiti dal coordinamento tra Ats e Asst e sono accessibili tutti i giorni, dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle 14 e comunque per almeno 4 ore durante la mattinata. I laboratori processano i tamponi in giornata e provvedono a caricarne gli esiti sul Fascicolo sanitario elettronico (Fse) entro le ore 23. Ats, medici e pediatri possono visualizzare gli esiti tramite gli appositi strumenti informatici dedicati mentre le stesse Ats garantiranno il supporto formativo e informativo necessario sul territorio per i referenti scolastici e le famiglie.

 

L'impatto sulla società

La necessità di adottare un percorso che consenta la massima contrazione dei tempi di esecuzione e refertazione del tampone nasofaringeo dal momento dell’esordio dei sintomi nel caso sospetto, indipendentemente dal soggetto (studente e personale scolastico) e dal luogo di manifestazione sintomatica (domicilio oppure scuola), nasce dall'esigenza di minimizzare l'impatto sulla società. In particolare nasce, come riportato nelle linne guida, dalle seguenti valutazioni: non è noto l’impatto della riapertura delle attività didattiche/educative “in presenza” sull’andamento dei contagi nella popolazione generale; lo scenario epidemiologico attuale è diverso da quello durante il quale è avvenuta la riapertura dei centri estivi; è attesa nei prossimi mesi una diffusa manifestazione sintomatica “simil CoviD-19” nella popolazione generale da porre in diagnosi differenziale con sintomatologia attribuibile a sindromi influenzali/parainfluenzali; è attesa una “pressione sociale” elevata da parte delle famiglie e delle istituzioni scolastiche che deve trovare adeguate forme di contenimento si individua un percorso di semplificazione e accelerazione del processo di identificazione dei casi di Covid19 nella collettività scolastica.