14-07-2022 ore 11:10 | Rubriche - Quintano
di Denise Nosotti

Quintano, Erminia ricorda il suo Enrico e ringrazia il paese che le è stato sempre vicino

Una dichiarazione d’amore per il marito, scomparso per un male incurabile e un forte senso di gratitudine per il paese, Quintano, che ha accompagnato la famiglia in questo momento così difficile. Erminia è la moglie di Enrico Pamiro, al quale, nel 2021, è stato diagnosticato un grave tumore cerebrale, che ha provocato problemi di comprensione e di comportamento. I coniugi hanno deciso di non chiudersi nel dolore della propria casa. Hanno scelto di mantenere le abitudini quotidiane, continuando a frequentare come sempre il paese. “Abbiamo ricevuto sostegno e comprensione. - ricorda la moglie Erminia - Milly, nel suo negozio di alimentari ben gestito e molto fornito, ha dimostrato tanta pazienza durante i sempre più faticosi pagamenti elettronici che mio marito insisteva ad effettuare. Grazie a Milly ho conosciuto Silvia e Barbara che, insieme a Franco, ci hanno aiutato in situazioni  complicate e difficili”.

 

Comune, farmacia e Auser

Un plauso anche ai dipendenti del comune “gentili e  collaborativi  nel rilascio di documenti” e con i farmacisti con i quali “si è instaurato un profondo rapporto umano”. Erminia ricorda con affetto quanti si sono prodigati per dare una mano esprimendo senso di vicinanza. “I volontari dell’Auser, che gestiscono anche la discarica, hanno sempre aiutato a depositare i rifiuti pesanti. I vicini di casa sono stati per noi un prezioso sostegno. Abbiamo frequentato anche il bar di Alice nel vicino paese di Pieranica. Ci andavamo percorrendo la comoda e protetta pista ciclabile prima a piedi in autonomia, poi sottobraccio, via via con il deambulatore e infine con la sedia a rotelle. Alice ci accoglieva sempre, pronta ad adattarsi al comportamento di Enrico spesso molto complicato”.

 

L’ultimo saluto

“La malattia è stata precipitosa. Enrico ci ha lasciato il 25 maggio scorso. Tante persone del paese sono venute a dargli l’ultimo saluto”. La moglie Erminia ringrazia con affetto. “A loro si sono aggiunti i parenti, i compagni di scuola, gli amici e i conoscenti. Enrico non si sarebbe mai aspettato un saluto così caloroso, numeroso e nemmeno così particolare come quello di  Antonio, Tonino, Vittorio. Grazie, soprattutto da parte di Enrico, che è riuscito a vivere con la sua malattia in un piccolo paese dove ha trovato tutto”.

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