13-09-2023 ore 18:37 | Rubriche - Salvirola
di Claudia Cerioli

Salvirola, la scuola inizia con i ‘Modena city ramblers’. Con D'Aniello la storia diventa musica

Inizio d’anno scolastico con i “Modena City Ramblers” a Salvirola. Martedì 12 settembre al suono della prima campanella, oltre ai loro insegnanti, gli alunni del paese si sono trovati un maestro “speciale”: Franco D’Aniello, lo storico flautista del noto gruppo “combat folk”. Per dare inizio alle lezioni si è pensato di non entrare in aula ma di cantare e ballare nel giardino della primaria. Una mattinata singolare che ha permesso a tutti gli allievi delle elementari di apprendere divertendosi.

 

Medley di suoni

Invitato dal maestro Alex Corlazzoli, D’Aniello che nel 1991 ha fondato i “Modena” con Luciano Gaetani, Alberto Cottica, Alberto Morselli e Giovanni Rubbiani, ha accolto a braccia aperte l’iniziativa e si è presentato a scuola con tutti i suoi strumenti a fiato dando dimostrazione ai ragazzi di cosa possono fare un flauto di traverso, una tromba, un tin whistle. D’Aniello ha messo in campo una sorta di dj set suonando per i ragazzi di Salvirola i più noti brani della sua band ma anche musicando le richieste dei bambini: dai Pinguini Tattici Nucleari, all’Inno d’Italia, alle canzoni delle squadre preferite, a “Bella ciao”, a “Alla fiera dell’est”. Ma non solo. Vista la presenza nella scolaresca di diversi alunni, nati magari in Italia ma con origini in altri paesi del mondo, si è dato spazio anche alla musica argentina, irlandese e altro ancora provando a capire quanto la musica in ogni latitudine sia elemento d’unione.

 

‘I cento passi’

Un’esperienza che ha permesso ai ragazzi di Salvirola di conoscere un grande musicista come d’Aniello che ha fatto la storia in Italia e che anche molti degli insegnanti hanno seguito in qualche concerto dei “Modena city ramblers” . Toccante il momento in cui Corlazzoli ha spiegato chi è stato Peppino Impastato e D’Aniello ha insegnato ai ragazzi la nota canzone “I cento passi” realizzata dai Modena proprio per ricordare il giovane di Cinisi ucciso dal capo mafia Tano Badalamenti. “Anche quest’anno – racconta Corlazzoli – abbiamo voluto iniziare l’anno scolastico fuori dalla classe, aprendo le porte a una persona che è un testimone prezioso dimostrando che la scuola e il territorio; la scuola e la cultura, devono lavorare insieme in un percorso di crescita della comunità educante. E poi, abbiamo voluto dare l’avvio all’anno scolastico con la musica perché quest’ultima nel sistema d’istruzione italiano deve essere considerata alla pari – insieme all’arte – delle discipline come italiano o matematica”.