13-05-2021 ore 20:30 | Rubriche - Costume e società
di Andrea Galvani

Comunità alloggio: ‘Noi qui dentro, voi là fuori’. L'abbraccio? Un bene davvero prezioso

"Durante l’ultimo anno l’approccio col mondo esterno è stato bruscamente interrotto dalla pandemia”. Il Covid19 e in particolare le restrizioni sociali hanno avuto un grande impatto anche sulla comunità alloggio di san Giacomo, un piccolo, preziosissimo nucleo familiare custodito con grande cura e perizia. Soprattutto con grazia. Il direttore Alberto Fugazzola si riferisce a tutte le “attività animative, ludiche o ricreative”, pensa alla possibilità di incontrare “gli amici”, all'universo del volontariato. Tre quarti dei ragazzi ospiti hanno dovuto fronteggiare anche l’impossibilità di frequentare i centri diurni.

 

Le visite al cancello

Erano rimaste le videochiamate e le “poche visite al cancello”. La loro quotidianità, passeggiando per Crema prima del Covid, era una festa: “Fermavano praticamente tutte le persone, per un abbraccio, per scroccare una cena”. Per proseguire un dialogo, interrotto all’improvviso, bruscamente. Del resto conoscono tutti, sono pienamente inseriti nella comunità. “Il loro residuo familiare è molto basso. Solo uno ha i genitori presenti a Crema, gli altri sono orfani o hanno dei fratelli, degli zii”. Gli operatori, tra casa e lavoro, vivevano con la paura di contagiarli. I dispositivi di protezione individuale erano limitati.

 

Spazi aperti

Fortunatamente la parrocchia di san Bartolomeo e san Giacomo ha messo a disposizione la cascina Emmaus, a Ricengo, “per poter sfruttare al meglio gli spazi aperti”. Nessuno si è ammalato, ma tutti hanno sofferto la situazione. Le vaccinazioni hanno aperto una nuova fase. Gli incontri coi familiari non si sono mai fermati. Ora si spera che possano tornare anche i contatti diretti. Entrando in zona gialla è tornata la possibilità di andare al bar per un caffè d’asporto. Per riavvicinarsi agli altri. “La musica ha creato momenti di felicità e serenità” davvero importanti. Tutti si chiedono, tutti ci chiediamo: “quando finisce?” Ciò che i ragazzi e le ragazze di san Giacomo ci possono insegnare è riconoscersi. Sapersi incontrare. Comprendere che “quello che abbiamo in questo momento è probabilmente il massimo che possiamo avere”. E che un abbraccio è un bene davvero prezioso.

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