12-09-2016 ore 09:14 | Rubriche - Costume e società
di Ramona Tagliani

Lodi, sulle rive dell’Adda la terza Cattedrale vegetale ideata da Giuliano Mauri

Sulle rive dell’Adda, a Lodi, nasce la terza Cattedrale vegetale ideata da Giuliano Mauri, artista laudense morto nel 2009, tra i maggiori rappresentanti della ‘art in nature’. Le altre due si trovano in Val di Sella, Trentino (2001) e nel Parco delle Orobie bergamasche (2010). L’opera è formata da 108 colonne di legno che nel giro di vent’anni ospiteranno altrettante querce. Occupa un’area di 1618 mq ed è lunga 72 metri per 22. Le gabbie in legno hanno un diametro di 1,20 metri e un’altezza di 18 metri.

 

Il rapporto con la natura

La Cattedrale è stata realizzata dai figli di Mauri sull’idea del padre. “La realizzazione della Cattedrale Vegetale – ha spiegato l’assessore all’ambiente del Comune di Lodi, Andrea Ferrari - rappresenta per Lodi, l’occasione per connotare il paesaggio urbano, con una presenza di grande forza evocativa, destinata a diventare un autentico land mark, in un contesto di straordinario pregio ambientale, immerso nei meandri del fiume Adda, ma allo stesso tempo in prossimità del centro abitato, valorizzando e promuovendo il rapporto con la natura”.

 

L’opera vale il posto

Secondo Giuliano Mauri “la Cattedrale rappresenta un’idea di magnificenza, un ordine e una sacralità del luogo, ho sempre voluto dare corpo a questa fratellanza che esiste tra il luogo e la sacralità della terra e di questi elementi che si innalzano che sono gli alberi. In questo c’è dentro tutta la filosofia del mio lavoro. Il luogo non mi dimentica e questo mi fa felice, mi piace pensare che la gente attraverserà questo luogo pensando al perché è stata costruita, al perché si è fatta, una domanda che la gente si farà da sé, rendendosi conto che l’opera vale il posto”.

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