11-08-2022 ore 18:42 | Rubriche - Medicina e salute
di Alessia Silvani

West Nile, 11 casi in Lombardia: monitoraggio costante, le raccomandazioni di regione

In regione Lombardia si sono registrati 11 casi di West nile. Tra questi 4 casi neuroinvasivi (casi gravi con paziente ricoverato con sintomatologia neurologica ad esempio meningoencefalite), tre febbri (casi non gravi, il sintomo rilevante è la febbre) e quattro donatori (riscontrati casi in donatori asintomatici identificati tramite screening sulle sacche di sangue). Il dato è aggiornato a lunedì 8 agosto. La sorveglianza veterinaria ha mostrato la circolazione del virus del Nilo occidentale in tutte le province lombarde ad esclusione di quelle di Monza, Lecco, Bergamo, Sondrio. Il virus del Nilo occidentale (conosciuto con la denominazione inglese di West Nile Virus) è un Arbovirus che può infettare l'uomo a seguito della puntura di zanzara infetta. L'infezione umana è in oltre l'80 per cento dei casi asintomatica; nel restante circa 20 per cento dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Nello 0,1 per cento di tutti i casi, l'infezione virale può provocare sintomatologia neurologica del tipo meningite, meningo-encefalite.

 

Comportamenti utili

Regione Lombardia raccomanda di adottare tutte le misure di prevenzione per evitare le punture di zanzare: possono essere utilizzati repellenti quando si soggiorna all'aperto; insetticidi e zanzariere per gli ambienti chiusi. Alcuni semplici interventi possono essere efficaci a ridurre la diffusione della zanzara: in orti e giardini, è utile coprire con coperchi ermetici, teli di plastica o zanzariere ben tese, tutti i contenitori utilizzati per la raccolta dell'acqua piovana da irrigazione (cisterne, secchi, annaffiatoi, bidoni e bacinelle). In cortili e condomini è importante pulire un paio di volte all'anno tombini e pozzetti, applicare una zanzariera a maglia fine sopra il tombino per impedire alle zanzare di deporvi le uova. Durante la stagione umida, trattare ogni 15 giorni circa i tombini e le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi. Nelle grondaie, verificare che siano pulite e non ostruite. Nei cimiteri introdurre il prodotto larvicida nei vasi di fiori freschi o sostituirli con fiori secchi o di plastica. Nei sottovasi è utile non far ristagnare acqua al loro interno e, se possibile, eliminarla. Infine negli abbeveratoi di animali è necessario cambiare quotidianamente l'acqua e lavarli con cura. Regione Lombardia raccomanda inoltre ai comuni di mantenere alta l'attenzione circa le misure di prevenzione, in particolare: la comunicazione ai cittadini e agli amministratori di condominio sulle buone pratiche da utilizzare e l'attività di manutenzione ordinaria (sfalcio d'erba e attività larvicida per tombini).

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