11-06-2018 ore 18:52 | Rubriche - Musica
di Giovanni Colombi

Musica. Le nuove uscite discografiche e la classifica: Carboni, Morcheeba e Lily Allen

In collaborazione con il negozio Freak Music Store di Crema vi segnaliamo le novità discografiche del panorama musicale nazionale ed internazionale, nei negozi questa settimana e la classifica dei dischi più venduti in città.

Luca Carboni, “Sputnik”
ll nuovo progetto discografico di Luca Carboni, Sputnik, arriva dopo lo straordinario successo del precedente disco Pop-Up che lo ha visto ai vertici delle classifiche e dell’airplay radiofonico, con tutti i singoli. Anticipato dal singolo Una Grande festa, l'album conferma ancora una volta Luca Carboni lo straordinario hit maker che tutti abbiamo imparato a conoscere e d'amare. Sputnik è un album fedele alla grande carriera di Luca ed è carico di brani e suoni che è impossibile togliersi dalla testa: l’artista conosce alla perfezione l’arte del pop. Nato a Bologna nel 1962, ha debuttato sulla scena musicale nel 1981 come chitarrista e compositore del gruppo Teobaldi Rock, esordendo come solista nel 1984. Con 13 studio album all'attivo, numerosissime collaborazioni e diversi tour, vanta anni di carriera senza aver mai saturato il mercato: ha sempre saputo dosarsi, evitando di inflazionare e suscitando sempre una certa curiosità su quale sarebbe stata la sua prossima mossa artistica. Per la promozione dell'album sono previste numerose partecipazioni ai vari festival estivi lungo tutta l'estate in giro per la penisola.

Morcheeba, “Blaze away”
I Morcheeba ritornano con il loro primo nuovo album in studio dopo 5 anni. Fra i progetti più importanti in ambito di trip-hop britannico, hanno pubblicato in carriera 8 album vendendo circa 10 milioni di copie. Blaze Away è un lavoro pieno di positività. Il disco segna sia un nuovo inizio per quel che riguarda l'approccio al lavoro, ma anche un ritorno alla micidiale miscela pop degli esordi. Per le 10 canzoni che compongo il disco non c'erano schemi o limiti auto-imposti sullo stile da seguire. "Abbiamo riportato moltissime influenze dei primi pezzi dei Morcheeba - dal blues degli anni '50, al rock psychedelico dei '60, al dub reggae dei '70 fino all'elettronica degli '80 o all'hip hop degli anni '90. Qualsiasi cosa suonasse bene, noi la seguivamo," ha detto il produttore Ross Godfrey. Di fianco a un brano come Never Undo - sublime traccia popelettronica, in cui la voce calda e carismatica di Skye Edwards si amalgama subito con le trame di Godfrey. L'album si snoda anche grazie anche ad alcune importanti collaborazioni. Roots Manuva è ospite della title-track Blaze Away. Il cantautore e musicista francese, Benjamin Biolay, duetta con Skye nella sensuale Paris Sur Mer, fantasioso flusso di coscienza su Parigi. Summertime, disinvolto pezzo pop arricchito da richiami psych, è impreziosito dalla scrittura di Kurt Wagner dei Lambchop. La sezione di ottoni degli Zion Train è ospite ancora una volta - c'erano anche in Big Calm - nell'ottima Love Dub.

Lily Allen, “No shame”
No Shame è l’album più personale di Lily Allen e include il singolo Trigger Bang featuring Giggs, un ritorno a quel pop melanconico che l’ha resa celebre come la definisce il quotidiano inglese The Guardian. I brani già resi disponibili con il preorder di No Shame, Three e Higher, ce la mostrano fragile e vulnerabile, anticipando il contenuto ed il significato dell’intero album. I produttori che hanno collaborato sono tra i nomi più importanti della scena musicale attuale: Mark Ronson, Fryars, Ezra Koenig dei Vampire Weekend, Burna Boy, P2J e Cass Lowe. E tutti insieme hanno contribuito a rendere No Shame l’album più sincero della carriera di Lily Allen, l’album con il quale intende connettersi con il maggior numero di persone possibili, perché è questo che la musica fa. “Penso che oggigiorno – racconta Lily - nel modo in cui ci esprimiamo, siamo guidati da forze esterne in maniera così preponderante che abbiamo paura di ciò che ci torna indietro. È un argomento che ho sempre voluto approfondire, è il punto da cui sono partita quando mi sono sentita più libera di farlo”.

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