A fine giugno, mercoledì 25, giovedì 26 e sabato 30, allo stadio Olimpico di Roma, Vasco Rossi ha suonato davanti a 173 mila persone arrivate nella capitale da ogni parte d’Italia. Nessuno prima di lui, neppure artisti di fama internazionale, sono riusciti a domare l'Olimpico per tre sere consecutive.
"Vasco batte i Rolling Stones"
Nel luglio del 1990 fecero quasi scalpore, soprattutto tra chi non lo ama, i titoli dei giornali che celebravano l'evento. A distanza di venticinque anni dal dittico San Siro e Flaminio, il Blasco ripete l'impresa. Il Live Kom’14, lasciata la città eterna, ha fatto tappa a Milano, alla scala del rock, per quattro date consecutive. In archivio le serate del 4 e 5, i fan non vedono l'ora di sfogare l'adrenalina dell'attesa per i concerti di stasera e domani. Per le date milanesi sono stati staccati 230 mila tagliandi.
Qui si fa la storia
Lo spettacolo 'che fa la storia' si apre col rock puro, Gli spari sopra. San Siro trabocca d'energia, la band che accompagna il Blasco è spaventosa: Will Hunt alla batteria, non certo uno qualsiasi, vista l'abitudine a suonare con Zakk Wylde nei Black Label Society o con gli Evanescence. La chitarra ritmica è affidata a Vince Pastano, un virtuoso del suono, mentre il resto della combriccola è collaudatissima: al basso Claudio Golinelli, detto Il Gallo; alla chitarra solista Stef Burns; al pianoforte e alle tastiere Alberto Rocchetti, detto il Lupo Maremmano. Alla programmazione, fiati e trombe Frank Nemola; al sax: Andrea Innesto (detto Cucchia) e ai cori Clara Moroni.
Atmosfera da sogno
Il pubblico è letteralmente impazzito di gioia, mentre Vasco snocciola Qui si fa la storia, Mi si escludeva la stupenda Asilo Republic. Il concerto è di livello internazionale, con laser, fumogeni e fuochi d'artificio. Il ritmo è altissimo, i fan si scatenano per La Strega e danno il meglio di sé, in un'atmosfera da sogno, cantando in coro Vivere.
Il mondo meglio di così
La carrellata prosegue con Dannate nuvole, Siamo soli, Un senso, Che cosa vuoi da me. Non può mancare Stupendo ed il "ricordo di chi voleva un mondo meglio di così", per arrivare al manifesto poetico del cantautore di Zocca: Siamo solo noi. Vita spericolata e Albachiara, a chiudere un evento eccezionale. Se quattro sere son poche, a Milano, niente paura, Live Nation ha già annunciato che per l'anno prossimo le serate saranno cinque.