08-03-2019 ore 10:14 | Rubriche - Costume e società
di Ramona Tagliani

Conquiste sociali, economiche e politiche: origini e attualità della giornata delle donne

Oggi, 8 marzo, è la giornata in cui si riflette sul pieno raggiungimento dei diritti delle donne e della pace internazionale. L'attualità dimostra l’importanza di questa ricorrenza. Le origini portano al 1907 e alla seconda internazionale socialista di Stoccarda: all’ordine del giorno il colonialismo, l’atteggiamento da tenere in caso di una guerra europea e la questione femminile, con la ferma rivendicazione del voto alle donne. Nel 1908, il partito socialista americano discusse ogni domenica – nel Women’s day - dello sfruttamento delle operaie, del basso salario e dell’orario di lavoro, oltre alle discriminazioni sessuali. Venne deciso di dedicare l'ultima domenica di febbraio all'organizzazione di una manifestazione in favore del diritto di voto femminile. La prima e ufficiale giornata della donna degli Stati uniti fu celebrata il 23 febbraio del 1909. Nella Conferenza internazionale socialista del 1910, a Copenhagen le 100 donne presenti in rappresentanza di 17 paesi, votarono una risoluzione istitutiva di una giornata dedicata ai diritti delle donne

 

Il re di Prussia e la Comune di Parigi

In Austria, Germania, Svizzera e Danimarca la prima giornata della donna si tenne domenica 19 marzo 1911. La data, scelta dal segretariato internazionale delle donne socialiste per ricordare che il 19 marzo 1848, durante la rivoluzione, il re di Prussia fu costretto a riconoscere la potenza di un popolo armato e cedere davanti alla minaccia di una rivolta proletaria. Tra le molte promesse che fece allora e che in seguito dimenticò c’era il riconoscimento del diritto di voto alle donne. La Francia adottò la festa il 18 marzo 1911, nel quarantesimo anniversario della Comune di Parigi. La Svezia optò per il 1 maggio 1911, in occasione della Giornata del lavoro.

 

Lo zarismo e l’Italia

L’8 marzo del 1917, a san Pietroburgo, (o meglio, il 23 febbraio secondo il calendario giuliano allora ancora in vigore in Russia) le donne erano in prima fila in una grande manifestazione che rivendicava la fine della guerra. La tiepida risposta dei cosacchi fece aumentare la pressione e portò alla caduta dello zarismo: l’8 marzo del ‘17 è ritenuta la data d’inizio della rivoluzione russa. Il 14 giugno del 1921 la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste di Mosca decise che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia. In Italia la prima festa si tenne il 12 marzo del 1922 per iniziativa del Partito comunista. La mimosa debutta del 1946: fiorisce nei primi giorni di marzo. Il giallo rappresenta vitalità e forza, luce dopo il buio dell’inverno. Ribadisce la lunga lotta delle donne per il riconoscimento dell’uguaglianza tra i sessi.

 

Le risoluzioni Onu

Il 18 dicembre 1972, ad un quarto di secolo dalla prima sessione della Commissione sulla condizione delle Donne l’Onu proclama il 1975 Anno Internazionale delle Donne. A dicembre dello stesso anno viene istituito il Decennio delle Nazioni Unite per le donne: equità, sviluppo e pace. Il 16 dicembre del 1977 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite propone ad ogni paese, nel rispetto delle tradizioni storiche e dei costumi locali, di dedicare un giorno all'anno alla Giornata delle Nazioni Unite per i diritti delle Donne e per la pace internazionale. Viene ufficialmente riconosciuto “il ruolo della donna negli sforzi di pace e l'urgenza di porre fine a ogni discriminazione”, aumentando “gli appoggi a una piena e paritaria partecipazione delle donne alla vita civile e sociale di ogni Paese”. L'8 marzo, che già veniva festeggiato in diversi paesi, viene scelta come la data ufficiale da molte nazioni.

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