08-02-2023 ore 14:04 | Rubriche - Medicina e salute
di Claudia Cerioli

Per la settimana della prevenzione cardiologica consulenze telefoniche venerdì 17 febbraio

L’Asst di Crema aderisce alla settimana di prevenzione cardiovascolare delle cardiologie aperte, iniziativa promossa da Anco (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) per il tramite della fondazione per il tuo cuore. Giunta alla sua diciassettesima edizione, la manifestazione mira ad offrire consulenze cardiologiche e consigli dell’esperto. Dal 12 al 19 febbraio la fondazione attiverà il numero verde 800 05 22 33 dedicato ai cittadini che potranno chiamare gratuitamente, tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 14 alle ore 16, e porre domande sui problemi legati alle malattie del cuore, alle quali risponderanno 700 cardiologi Anmco delle strutture aderenti all’iniziativa, con 1600 ore di consulenza cardiologica gratuita. A Crema, l’unità operativa guidata da Michele Cacucci, offrirà consulenze telefoniche venerdì 17 febbraio dalle ore 10 alle ore 12. Risponderà il cardiologo Massimiliano Nanetti. Si può contattare il numero 0373280026.

 

Alti rischi in Italia

Le malattie cardiovascolari restano ancora oggi la principale causa di morte nel nostro paese, essendo responsabili del 44 per cento di tutti i decessi, con una prevalenza più elevata della media europea (7.499 casi ogni 100mila abitanti) anche a causa dell’età media particolarmente alta della nostra popolazione. Chi sopravvive a un attacco cardiaco diventa un malato cronico poiché la malattia modifica la qualità di vita. In Italia, secondo i dati Istat, la prevalenza di cittadini affetti da invalidità cardiovascolare è pari al 4,4 per mille e il 23,5 per cento della spesa farmaceutica italiana è destinata a farmaci per il sistema cardiovascolare. È fondamentale dunque ridurre il rischio cardiovascolare e la maggior parte degli eventi cardiovascolari è evitabile attraverso la prevenzione.

 

La situazione post Covid

La prevenzione diventa ancora più determinante dopo la recente pandemia poiché il covid-19 ha agito sulle patologie del cuore a diversi livelli: nelle persone colpite dal virus ha generato infiammazioni di miocardio e pericardio, cardiopatia ischemica, ictus cerebrale, malattie a carattere trombo-embolico; ha inoltre contribuito a ritardare la diagnosi, complicando la gestione e l’aspetto di prevenzione delle malattie cardiovascolari e riducendo le ospedalizzazioni. In particolare, nei soggetti colpiti dal Covid si è riscontrato un aumento del 20-25 per cento di tutte le malattie cardiovascolari. L’iniziativa di ‘Cardiologie Aperte’ rappresenta dunque a mio avviso davvero una preziosa opportunità per il cuore di tutti gli italiani”.

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