07-10-2021 ore 20:33 | Rubriche - Medicina e salute
di Gloria Giavaldi

Settimana mondiale dell'allattamento: Asst Crema sostiene i genitori di domani

Sguardi pieni di gioia e di curiosità, nel vedere un corpo che cambia e la vita che cresce. Si è tenuto questo pomeriggio presso la sede di via Gramsci l'incontro condotto dalla psicologa e dirigente del consultorio di Asst Crema, Maria Damiana Barbieri e l'educatrice Laura De Poli, dal titolo La protezione dei bambini parte dall'essere genitori consapevoli. L'iniziativa chiude gli eventi pensati dalla nostra Asst in occasione della Settimana mondiale dell'allattamento, che si conclude oggi giovedì 7 ottobre. Questa mattina l'ostetrica Attilia Rolano ha tenuto consulenze individuali sull'avvio all'allattamento e ieri l'assistente sanitaria Barbara Bazzani ha condotto un incontro dal titolo Salute e sicurezza del bambino sul tema della prevenzione. “In questo modo – ha spiegato Barbieri alle future mamme presenti – cerchiamo di esservi vicine in un momento così delicato della vostra vita, partendo dalla consapevolezza che nessuno è perfetto e quindi nessun genitore è perfetto. Peraltro, come si dice, quello del genitore è il mestiere più difficile del mondo”. Ciò che consente di vincere le paure è “il forte desiderio di creare una famiglia: ricercato o spontaneo, ma c'è”. Ed è condiviso. “La genitorialità è un'esperienza che mostra dei tratti di individualità, ma va condivisa con un compagno di vita. L'arrivo di un bambino ha degli impatti notevoli sulla coppia”. Ciascun componente deve “assumere ruoli nuovi e preservare la possibilità di vivere la coppia”.

 

'La diversità è ricchezza'

I tempi di adattamento sono differenti. “La donna diventa mamma prima. Vede e sente il suo corpo cambiare. Per l'uomo il processo può essere più lento e facilitato dalla nascita del bambino”. Sedute al tavolo ci sono future mamme vicinissime al parto. Carta e penna alla mano. Sono curiose e vogliono sapere. “Fate in modo che l'avventura della genitorialità non annulli la vostra personalità, le vostre differenze nella coppia. Quando si dice che la diversità è ricchezza, è vero”. E' bene che il bimbo abbia punti di riferimento solidi e differenti, “con diversi tratti della personalità. Condividete il più possibile, non annullatevi, non omologatevi. I bimbi piccoli richiedono concentrazione e presenza, ma se possibile fatevi aiutare”. In quest'ottica prosegue il progetto A casa insieme, proposto nei territori di competenza dell'Ats Valpadana che consente alle neomamme dimesse dal reparto di ostetricia e ginecologia di avere un supporto da parte dei professionisti dei consultori per tutte le esigenze. Dall'ostetrica, alla psicologa per incontri individuali o per occasioni di confronto tra pari, fino al ginecologo per i controlli post partum.

 

Capirsi

Un sostegno è utile per vivere al meglio tutte le tappe di crescita del proprio figlio. “All'inizio il vostro bimbo potrà comunicare con voi solo con il pianto”. Poi sarà un crescendo “ma non bisogna essere rigidi: ognuno ha le sue tappe. Fondamentale sarà soprattutto l'uso della comunicazione non verbale. Tenete a mente che i bimbi sono abitudinari: cercate di dare vita ad una routine, seguitela, ma non assillatevi se a volte salta per qualche imprevisto. Fa parte della vita”. L'incontro è quasi un confronto: “teniamo molto a creare con voi un rapporto diretto e ad accompagnarvi. A scoprire insieme questa nuova avventura che sta per riempire la vostra vita”.

 

Ascoltare le emozioni

E ad ascoltare le emozioni. “E' sempre importante. Talvolta fermarsi è necessario, così come lo è dare un nome a ciò che si sente e sentirsi ascoltati”. L'idea non è quella di “insegnare, ma di fornire alcuni spunti per vivere il cambiamento con serenità”. La consapevolezza passa dall'apertura. “Dalla volontà di esercitare la propria intelligenza emotiva. “Parlate delle emozioni che sentite. Fatelo anche coi vostri figli ed ascoltate le loro emozioni. Conoscerle potrà aiutarli a controllarle”. Fatto tesoro di questi consigli, ora alle future mamme, non resta che attendere e vivere attimi preziosi. “Se c'è una cosa che la pandemia non ha sfiorato, fatte salve le situazioni problematiche, è l'esperienza della genitorialità. Certo, ci sono le consuete paure, ma non ho visto – chiude Barbieri - spegnersi il desiderio di vivere in famiglia questa fase particolare della vita”. Come a dire che la vita resiste. E vince.

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