07-06-2023 ore 11:50 | Rubriche - Medicina e salute
di Denise Nosotti

Asst, la popolare dona un eco cardiografo di ultima generazione contro i rischi da chemio

Un eco cardiografo di ultima generazione, del valore di 105 mila euro, sonato all’unità operativa di cardiologia dell’Asst di Crema da arte dell’associazione popolare per il territorio. Una donazione importante avvenuta questa mattina, mercoledì 7 giugno, all’ospedale Maggiore. Presenti: il direttore generale Ida Ramponi, con i colleghi: Roberto Sfogliarini e Diego Maltagliati. Per la cardiologia hanno partecipato, il dirigente Michele Cacucci con Claudio Pedrinazzi e l’eco cardiografista Massimiliano Nanetti. In rappresentanza dell’oncologia c’erano: il dirigente Gianluca Tomasello, Mariangela Manzoni e Maria Cristina Pasquini. Per l’associazione popolare per il territorio, oltre al presidente Giorgio Olmo ha partecipato anche il direttore del banco Bpm Crema, Cremona e Mantova Mauro Molinari. Presente anche il primario emerito di pneumologia e componente dell’associazione popolare per il territorio Luciano Gandola. È lui che fa da trait d’union tra l’ospedale, con le sue necessità e l’ente.

 

Macchinario d’avanguardia

Le note tecniche riguardanti il macchinario sono state illustrate da Cacucci e Tomasello. “Dal 15 giugno l’ambulatorio di cardio - oncologia sarà operativo. È un progetto che unisce due unità operative per una diagnosi mirata e più ampia oltre che multidisciplinare. Esistono infatti delle cure per pazienti oncologici che possono essere tossiche per il cuore. Questo strumento ci permette di prevenire o curare in modo tempestivo, questa possibilità. In team con l’oncologia si redige un piano per evitare che sostanze tossiche possano danneggiare l’apparato cardio circolatorio”. “È come un bambino a cui viene donata l’ultima versione della playstatyion - ha aggiunto in modo scherzoso Catanoso - è un apparecchio di ultimissima generazione che consente di visionare immagini tridimensionali in alta risoluzione”. La direttrice Ramponi ha ringraziato l’associazione popolare per il territorio per il macchinario che “consente di arricchire l’ospedale, di essere più precisi e tempestivi sulla diagnosi e cura in un’ottica di multi disciplinarietà”. Olmo ha ricordato come l’ente da lui presieduto sia “attivo da anni e come riesca ad intercettare i bisogni del territorio in una dimensione di sussidiarietà”.

 

Livelli pre Covid

Questo ambulatorio, che si trova all’interno del reparto di cardiologia va ad integrare i servizi offerti da Asst di Crema. Poche settimane fa, per esempio, era stata annunciata l’apertura di un punto dedicato all’endometriosi. Come aveva avuto modo di dichiarare la dirigenza: “l’attività ospedaliera, terminata l’emergenza pandemica, è tornata ai livelli pre Covid in tutti i reparti”. Certo, l’attività è stata riorganizzata tenendo conto di liste più lunghe, data l’impossibilità di esercitare al cento per cento durante l’emergenza e nei mesi immediatamente successivi, ma l’ospedale si sta impegnando per “migliorare il turnover dei pazienti ed ottimizzare le dimissioni. Abbiamo richiesto ai liberi professionisti di integrarsi al meglio nell’equipe al fine di creare gruppi di lavoro che lavorassero in modo sinergico”. Le scelte operate “hanno consentito di mantenere un buon livello di qualità”.

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