“Egregio Direttore, ho letto con preoccupazione il comunicato diffuso dalla Regione Lombardia, relativo al protocollo siglato con l'Arma dei Carabinieri per ridurre i tempi di attesa nei ricoveri e nelle visite. Da medico che ha dedicato la propria vita professionale ad un ospedale pubblico, sento il bisogno di condividere una riflessione che nasce dall’esperienza e dal rispetto per il lavoro sanitario.
Fiducia
La forza di un ospedale pubblico risiede nella fiducia: quella dei cittadini nella struttura e, soprattutto, quella della struttura nei confronti del proprio personale. Senza questa fiducia, e senza un autentico sostegno, nessuna azione potrà mai produrre benefici reali. La sanità pubblica, universale e gratuita è uno dei pilastri fondamentali della nostra democrazia. È un bene comune che va difeso e rafforzato, non smantellato o reso invivibile per chi ancora rimane a lavorarvi. Puntare ancora una volta sul controllo e sulla penalizzazione, come se la causa dei problemi risiedesse principalmente nei comportamenti individuali, rischia di incrinare ulteriormente un sistema già in difficoltà. Ne risente la qualità dell’assistenza, ma soprattutto il clima interno, la motivazione e il desiderio di continuare a lavorare nel pubblico.
L’appello
Lancio quindi un appello alle istituzioni (anche locali) e alla politica: nella sanità pubblica si investa nelle persone, nella loro formazione, nella loro valorizzazione; si garantiscano agli operatori un’organizzazione efficiente e strumenti adeguati. Solo così potremo ricostruire una sanità pubblica davvero trasparente, efficace per i pazienti e rispettosa del lavoro di chi ogni giorno cura e assiste, preservando il principio costituzionale di accesso alla prevenzione e alle cure in strutture pubbliche per tutti, senza discriminazioni e senza barriere”. Cordiali saluti, Alessandro Baracco