07-03-2022 ore 16:23 | Rubriche - Crema
di Claudia Cerioli

Rotary: l'informatica applicata alla medicina. Agata Soccini insignita della 'Paul Harris'

Il Rotary Club Crema ha avuto il piacere di ospitare Agata Marta Soccini, ricercatrice-docente presso l’università degli Studi di Torino e presso il national institute of informatics di Tokyo (Giappone). Il tema della ‘conversazione’ ha riguardato ‘l’essere umano virtuale’, con riferimento alle ‘nuove prospettive di riabilitazione neuro cognitiva’. “La volontà umana di rappresentare la realtà - ha esordito la relatrice - ha radici che risalgono ai tempi delle incisioni rupestri del 30000 avanti Cristo e procede, nella storia, con tecniche di rappresentazione dello spazio tridimensionale su mezzi bidimensionali, quali la prospettiva, la fotografia stereoscopica, il cinema tridimensionale. Quello che siamo in grado di fare oggi è sfruttare la versione digitale di queste tecniche per costruire dei mondi esplorabili tramite appositi occhiali e caschetti, che danno luogo a una realtà virtuale, o metaverso”.

 

Il corpo e l’avatar

“I nostri recenti studi, dell’università di Torino, in collaborazione con il National Institute of Informatics di Tokyo - hanno sottolineato come non solo il corpo fisico sia in grado di dirigere l’avatar, ma la percezione dell’avatar da parte dell’utente fa sì che l’utente stesso reagisca con dei movimenti indotti dal comportamento autonomo dell’avatar. Questo fenomeno, formalizzato nella teoria del moto esterno incorporato, ha applicazioni tecnologiche legate al rapporto tra la realtà, l’umano, e il nascente metaverso. Tuttavia, è interessante sapere che può essere la base di sistemi innovativi di riabilitazione neurocognitiva, in cui l’utente è, per esempio, un paziente affetto da infortunio cerebrale post-traumatico e il rapporto con l’avatar può aiutare a recuperare i movimenti che risultano difficoltosi.

 

Collegamento conta medicina

Secondo la World Health Organization, gli infortuni cerebrali da trauma sono la più frequente causa di disabilità al mondo, e le tecnologie d’avanguardia hanno il dovere di rivolgersi anche a questo genere di applicazioni”. Figlia di medici: Elisa Edallo e il compianto Fulvio Soccini - ‘Agata crea-mondi’, come La chiamano affettuosamente i colleghi, ha avuto il merito, appunto, di intuire e studiare i benefici indotti dall’utilizzo di tali tecnologie su soggetti, per esempio, colpiti da paralisi conseguenti a un’intervenuta lesione cerebrale. A chiusura della conviviale, il presidente del Rotary Crema Antonio Agazzi ha dato lettura della motivazione sulla base della quale Agata Marta Soccini è stata insignita della ‘Paul Harris Fellow’, la massima onorificenza rotariana, la cui denominazione rimanda al fondatore del Rotary, Paul Harris. A ‘spillare’ la relatrice è stata la presidente del Rotary Club Crema dell’anno 2019/2020, Simona Lacchinelli. Francesca Pozzali  prefetto del club nel corso della Presidenza Lacchinelli, ha consegnato all’ospite, a nome di tutti i soci, l’omaggio floreale.