06-06-2018 ore 13:24 | Rubriche - Costume e società
di Marilisa Cattaneo

Libera circolazione delle persone, l'Unione europea riconosce i matrimoni omosessuali

Libera circolazione delle persone, la Corte di giustizia dell’Unione europea riconosce i matrimoni tra persone dello stesso sesso. La notizia arriva dopo una sentenza dei giudici di Lussemburgo a seguito del ricorso presentato da un cittadino rumeno, Relu Adrian Coman, sposato con il cittadino americano Robert Clabourn Hamilton. Per loro un'esperienza al quanto spiacevole in Romania, il divieto per il coniuge americano di soggiornare nel paese oltre tre mesi. Alla base il fatto che lo stato europeo non riconosce i matrimoni tra persone omosessuali.


Dalla discriminazione alla libertà

I due si sono appellati al la Corte costituzionale rumena per denunciare “una discriminazione fondata sull’orientamento sessuale, per quanto riguarda l’esercizio del diritto di libera circolazione nell’Unione”. I giudici hanno stabilito come “nell’esercizio della libertà di circolazione la nozione di coniuge designa una persona unita a un’altra da vincolo matrimoniale ed è neutra dal punto di vista del genere, comprendendo anche persone dello stesso sesso". Di fatto anche se gli stati europei non autorizzano i matrimoni omosessuali non possono ostacolare la libertà di soggiorno. Una sentenza storica per garantire i diritti di ognuno a vivere in piena libertà la propria vita.

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