06-05-2022 ore 20:33 | Rubriche - Medicina e salute
di Ilaria Bosi

Asst Cremona, c'è l'accordo coi sindacati: ‘bando per assunzioni Oss e piano aziendale’

“Finalmente si è aperto un dialogo, ora auspichiamo che seguano i fatti”. Sabrina Negri (Funzione pubblica Cgil Cremona), Roberto Dusi (Cisl Fp Asse del Po) e da Angelo Bonvissuto (Uil Fp Cremona Mantova), comunicano di aver avuto un incontro con Giuseppe Rossi, direttore generale dell’Asst di Cremona in data giovedì 5 maggio e di aver ricevuto “risposte alle richieste che da tempo avanziamo, prendendosi degli impegni precisi”.

 

Scelte da verificare

“Le esternalizzazioni del servizio Oss dei reparti di medicina erano una delle principali ragioni dello stato di agitazione aperto ormai da molti mesi, oltre che delle compromesse relazioni tra Asst e sindacati”. Sul tema Rossiha ammesso che la scelta, sperimentale per l’emergenza sanitaria, sarà oggetto di verifica a fine anno e potrà essere messa in discussione”. Secondo i sindacati “l’azienda si è impegnata sull’organizzazione di un bando per assunzioni di Oss a tempo indeterminato, riconoscendo un forte problema di organico”.

 

Piano di organizzazione aziendale

“Tra gli impegni presi la presentazione, già nei prossimi giorni, del Piano di organizzazione aziendale strategico i cui contenuti dovranno prevedere necessariamente un’azione fattiva di politica delle assunzioni”. Condivisa l’idea che “per concretizzare i contenuti della Legge 23 (assetto del sistema socio sanitario territoriale) si dovrà pretendere la messa a disposizione di risorse per nuove assunzioni, oltre a delle nuove ed efficaci politiche occupazionali”. Ai tre segretari generali Rossi ha anticipato che “a fine giugno saranno pubblicate delle nuove linee guida nazionali che si ritengono essere una svolta significativa per la rivisitazione della norma sui fabbisogni assistenziali”.

 

Chiuso lo stato di agitazione
“Visti gli impegni presi chiaramente da Asst, riteniamo che ci siano le condizioni per congelare lo stato di agitazione e riprendere un confronto che si era interrotto da troppo tempo”. Per i sindacati si tratta di un “risultato importante. Ora è il tempo di passare dalle parole ai fatti, affinché questi impegni ottengano un riscontro puntuale, sempre nel bene e nell’interesse collettivo”.

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