La celiachia in Italia riguarda circa 600.000 persone di cui quasi 400.000 non ancora diagnosticate; si tratta di un’infiammazione cronica dell'intestino tenue, scatenata dall'ingestione di glutine, proteina contenuta in molti cereali (frumento, farro, orzo), in soggetti geneticamente predisposti. Al momento l’unica terapia disponibile è la dieta senza glutine che va seguita per tutta la vita. Stando ai dati forniti dall’osservatorio epidemiologico di Ats Val Padana, in provincia di Cremona i soggetti affetti da celiachia sono 1.655, pari a 4,6 ogni 1.000 abitanti. Rispetto a dieci anni fa, il numero di celiaci è aumentato significativamente: +74 per cento (dieci anni fa erano meno di mille).
Più colpite le donne
La patologia si manifesta con maggiore frequenza tra le donne: 6,3 ogni mille abitanti, rispetto ai 2,9 tra gli uomini. Queste cifre sono in linea con il dato nazionale che riporta una prevalenza di 6,1 tra le donne e 2,8 tra gli uomini. Circa la metà delle persone interessate ha un’età compresa tra i 15 e i 44 anni. La prevalenza è particolarmente alta in età scolare: tra i 6 e i 14 anni, ne soffrono 9,5 ogni 1.000 ragazze e 5,0 ogni mille ragazzi. L’incidenza più bassa si registra tra gli over 75, con una prevalenza di 1,2 ogni mille. L’Ats della Val Padana è impegnata anche nella tutela della salute delle persone con celiachia attraverso attività di sorveglianza nutrizionale, campionamenti presso aziende di produzione e/o distribuzione di prodotti gluten free, verifiche nella gestione dei pasti, formazione del personale nella ristorazione pubblica e collettiva e incontri di sensibilizzazione in ambito lavorativo con il progetto Workplace Health Promotion Lombardia.