04-12-2022 ore 19:04 | Rubriche - Costume e società
di Gloria Giavaldi

Il gelato della cremasca Barbara Bettera è il più buono del mondo: il premio a Longarone

Cremoso, aromatico, ma prima di tutto il più buono del mondo: è il gelato Malaga di Barbara Bettera di Rivolta d'Adda che, per la seconda volta, si è aggiudicata la Coppa d'oro. Le premiazioni hanno chiuso la Mostra internazionale del gelato artigianale a Longarone. Il premio è stato attribuito dopo le valutazioni di due giurie, una tecnica e una competente a valutare il gusto. “Si sono confrontati gelatieri da ogni parte del mondo, credo solo per questo sia stata un'opportunità bellissima. Nella seconda fase siamo rimasti in 20 e poi è stato decretato il vincitore”. Per l'appunto, Barbara Bettera di Rivolta d'Adda. Per la seconda volta. Barbara aveva già vinto nel 2019. “Se sono contenta di aver vinto per ben due volte un riconoscimento internazionale, il più antico del settore? Beh, direi di sì, anche perché sono una delle poche cui è stato attribuito due volte”. Nel 2019 con il gusto nocciola, ora con il gusto Malaga, un gusto complesso e deciso “che richiede equilibrio data anche la sua componente alcolica. Un altro valore aggiunto di questa competizione è che ci consente di confrontarci tutti sullo stesso gusto. Ci mette alla prova ad armi pari”.

 

Fare il gelato è un'arte

In prima linea, con la passione sottobraccio. “Non sono figlia d'arte, mi sono appassionata a questo lavoro e ho deciso di continuare a studiare per sperimentare, per non fermarmi, per stupire. Perché la verità è che, questo, per chi lo desidera, non è un lavoro statico, è frutto di fantasia, di accostamenti, di sperimentazioni, è un continuo mettersi in gioco senza mai sottrarsi al prezioso confronto con i colleghi”. Fare il gelato è un'arte. Richiede tempo, sforzo e pazienza. “Non è un mestiere meccanico. Io credo che descriva la personalità di chi il gelato lo fa, perché ogni ricetta dice un po' di noi. Del nostro modo di essere, del nostro desiderio di raccontarsi ai clienti, della nostra sensibilità”.

 

'Deciso, proprio come me'

Quindi, “il gelato di Barbara è deciso, proprio come me. Voglio che il gusto si avverta e che si avvertano i diversi componenti di una ricetta”. L'obiettivo è lasciare il segno: “Uso sempre materie prime naturali e fresche e garantisco sempre un equilibrio tra tecnica e gusto. Sono contenta quando mi dicono che i gusti hanno il loro perché. Perché vuol dire che non sono passati inosservati.”. Il Malaga, di certo, non è passato inosservato. Al contrario, è il più buono del mondo. "Un gelato artigianale, diversamente dall'immaginario collettivo, non può essere fatto con superficialità". E' frutto di menti che pensano e che "col gusto vogliono regalare emozioni". 

14700