04-08-2020 ore 11:23 | Rubriche - Musica
di Giovanni Colombi

Musica. La classifica e le ultime novità: Achille Lauro, Pretenders e Paul Weller

In collaborazione con il negozio Freak Music Store di Crema vi segnaliamo le novità discografiche del panorama musicale nazionale ed internazionale, nei negozi questa settimana e la classifica dei dischi più venduti in città.

 

Achille Lauro, “1990”
Dopo la tanto discussa partecipazione al festival di Sanremo, esce finalmente il primo lavoro discografico di Achille Lauro per Warner Music Italia curato e realizzato in qualità di creative chief di Elektra Records. Lauro partorisce una nuova sensation della dancefloor grazie alla scoperta di DIVA, con cui produce il nuovo album 1990. Il progetto discografico coinvolge alcuni tra i più importanti artisti della scena musicale italiana oltre al coinvolgimento di star internazionali del mondo della dance music. Il concept si rifà al periodo iconico degli anni '90 e completa un viaggio musicale nella dance iniziato con l'omonimo singolo 1990 ispirato a Be My Lover dei La Bouche. 1990 è un labirinto di musica dance in cui si ritrovano le più importanti hits degli anni '90 per diventare il punto di partenza di una rivisitazione in chiave personale che stravolge il genere madre e lo riempie di sfumature e contaminazioni che non hanno regole. Un mix di generi che va dall'hardcore punk, electro-sad, pop, ballad-rock, dance trap festival, fino alla deep house e alla musica elettronica. L'album è disponibile sia su cd che in vinile limitato e numerato colorato (viola).

 

Pretenders, "Hate for sale”
I Pretenders tornano con il nuovo album Hate for Sale. Si tratta del primo album registrato con l’oramai consolidata line-up con cui la band affronta i suoi tour. Prodotto dall’acclamato Stephen Street (The Smiths, Blur, The Cranberries), è l’undicesimo album in studio dei Pretenders e il primo nato dalla collaborazione fra Chrissie Hynde e il chitarrista James Walbourne. “Volevo comporre con lui sin dal primo giorno”, racconta Chrissie Hynde. “James è molto ricercato e ha lavorato con gente come Jerry Lee Lewis, Dave Gahan e The Rails, solo per citarne alcuni. Ci siamo sempre ripromessi di scrivere assieme mentre eravamo in tour ma, ve lo può confermare chiunque della band, quando si è in tour si finisce col procastinare tutto il resto”. Il precedente album Alone (2016) è stato un grande successo e ha segnato l’atteso ritorno della band otto anni dopo l’album del 2008, Break Up The Concrete.

 

Paul Weller, “On sunset”

È 15° album solista di Paul Weller, un soul album ricco di classiche canzoni pop, ballate ed aperture orchestrali ed allo stesso tempo un lavoro denso di sperimentalismo ed electronica; On Sunset è anche un album in cui Weller si guarda indietro e contemporaneamente si proietta verso il suo suono del prossimo decennio. On Sunset ha iniziato a prendere forma nel momento in cui Weller stava completando il precedente disco True Meanings nella primavera del 2018, con la canzone Mirror Ball. “Stavo pensando di usare ‘Mirror Ball’ come una bside – ha dichiarato Weller – ma ascoltandola a fondo ho pensato che poteva essere il punto di partenza di un nuovo album, e così è stato”. Mentre True Meanings, era più acustico, con largo uso di arrangiamenti di Hannah Peel (la compositrice irlandese autrice delle musiche di Game Of Thrones), On Sunset vede Weller integrare queste orchestrazioni in un ambito più band oriented; Hannah Peel collabora ancora, ma questa volta l’ispirazione arriva dal jazz di Roy Ayers e dagli arrangiamenti del leggendario Lalo Schifrin. Per questo è l’album di Weller più soulful dai tempi degli Style Council, con bene in mente la lezione di cantanti soul tradizionali come Bobby Womack e Bobby Blue Bland e più moderni come Pharrell Williams. Attorno a loro molti ospiti: l’indie trio di Watford The Staves alle voci, il vecchio compagno di avventure negli Style Council Mick Talbot che suona l’Hammond in un paio di brani ed il sassofonista dei Madness, Lee Thompson, che si aggiunge in Walkin’. More vede la partecipazione della cantante francese Julie Gros (Le Superhomard), in Equanimity c’è addirittura un solo di violino di Jim Lea (gli Slade), proprio perché Weller era un amante dei singoli della glam-rock band britannica e per finire l’R&B moderno di Earth Beat ha come ospite il teenage singer americano Col3trane.

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