04-07-2020 ore 17:25 | Rubriche - Medicina e salute
di Andrea Galvani

Covid19. Borghetti sull’aumento dei contagi, le polmoniti rilevate e il Tso in Veneto

“Lungi da me dal voler minimizzare nulla. Sono però portato a valutare il più possibile le cose per come sono”. Il medico radiologo cremasco Maurizio Borghetti interviene sul “Caso Veneto. Zaia oggi dice che "il Veneto non ha mai ripreso onda dei contagi"; si tratta di cinque positivi importati da una persona che è andata in Serbia (che oggi inizia lockdown) si è fatta infettare da un positivo ammalato (pare sia deceduto) e ha continuato a girare nonostante sintomi e febbre senza farsi curare tanto da finire in rianimazione. Forse non ha sbagliato a citare il Tso per chi è così imprudente. Questione Usa”.

 

Macchia di leopardo

“Il contagio sale da tempo, a macchia di leopardo. Però pare che la mortalità non cresca di pari passo e non vi sia al momento alcuna situazione critica ospedaliera, forse unica per cui si teme saturazione è il Texas. Il virus in questione è chiamato Sars-CoV-2 dove Sars significa grave sindrome acuta respiratoria. Non so perché hanno chiamato così; sta di fatto che la Sars è, per fortuna, la situazione patologica nettamente minoritaria tra chi viene contagiato”.

 

Il numero delle polmoniti

“È il numero di persone che presentano tale sindrome che andrebbe comunicato oltre ai contagiati. Da tempo dico anche il numero di polmoniti causate dal virus e rilevate con Tac anche senza raggiungere la Sars. Il popolo capirebbe meglio, anche in Italia quando vengono riportati i focolai (Mondragone, Bologna, Pojana Maggiore ecc). Questione Crema: mi è giunta voce che qualcuno va in giro a dire che in ospedale ci siano due reparti pieni di malati con Covid-19. Non sta a me dire che ce ne è uno (di malati) e non lo dico. Faccio dire al buon Fantozzi: È una c... pazzesca”.

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