03-12-2023 ore 18:28 | Rubriche - Medicina e salute
di Claudia Cerioli

Asst Crema: bollino rosa per servizi ‘gender oriented’ assegnati dalla fondazione Onda

Fondazione Onda ha assegnato due bollini rosa all’ospedale Maggiore di Crema e uno al santa Marta di Rivolta d’Adda per i servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile, ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere. La premiazione, che ha coinvolto 367 ospedali su tutto il territorio nazionale, si è tenuta presso il ministero della salute a Roma. È intervenuta Francesca Merzagora presidente della fondazione rinnovando l’impegno nella promozione di  un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza di servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche, che si distinguano per la qualità e l’appropriatezza delle prestazioni erogate”.

 

Rete di scambio

“Gli ospedali premiati con il Bollino rosa vengono valutati alla luce dei percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, ma con un approccio personalizzato. Vengono inoltre tenute in considerazione l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 367 ospedali riconosciuti costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari”.

 

Soddisfatta la dirigente Ramponi

Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici: volontari, mediazione culturale e assistenza sociale e il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale. Soddisfatta la dirigente Ida Ramponi: “questo riconoscimento dà conferma positiva del nostro lavoro. Una presa in carico orientata al genere si traduce in appropriatezza o meglio in una cura realmente personalizzata. Non possiamo che essere fieri di far parte, anche per il prossimo biennio, di una community di prevenzione e di cura così attiva. Siamo particolarmente felici anche del riconoscimento conferito all’ospedale santa Marta di Rivolta d’Adda”.