Una calda serata di fine giugno ha fatto da cornice al passaggio di consegne del Rotary Club Cremasco San Marco che passa la presidenza da Bruno Paggi a Carloalberto Raimondi Cominesi. Si è concluso un anno rotariano caratterizzato da molte attività che il presidente uscente Paggi ha elencato nel suo discorso di saluto, ringraziando tutti i soci che hanno collaborato alla riuscita dei services e alla crescita del club. Alla conviviale, una tra le più importanti per l’anno rotariano, hanno partecipato anche i presidenti degli altri club del gruppo francigeno, del territorio cremasco e lodigiano, a testimoniare l’autentica amicizia rotariana che si è creata tra i presidenti durante questi mesi.
Massima onorificenza
La serata è stata caratterizzata da un clima di gratitudine e di commozione, che è culminata con la consegna al presidente uscente della maggior onorificenza rotariana, la Paul Harris Fellow, che è stata appuntata alla giacca di Bruno Paggi dal prefetto del club Riccardo Reduzzi. Al termine della serata l’attenzione è stata puntata sul tradizionale passaggio del collare e della spilla da presidente a Carloalberto Raimondi Cominesi, il socio più giovane del club, che ha raccolto il testimone per iniziare un anno di attività a servizio della comunità, dei fragili, ma anche della cultura e dei soci.
‘Senso di responsabilità’
Il nuovo presidente ha già una importante esperienza rotariana essendo stato per molti anni socio del Rotaract Terre Cremasche e da un paio d’anni socio attivo e propositivo del Cremasco San Marco. Il breve discorso di Carloalberto Raimondi Cominesi ha sottolineato la gratitudine e il senso di responsabilità nel guidare il club, guida che sarà caratterizzata dalla collaborazione e dallo spirito di servizio. Insieme a lui, il consiglio sarà composto da Adriano Dellanoce (vicepresidente), Rachele Donati De Conti (segretario), Laura Franceschini (prefetto), Flavio Pini (tesoriere), Monica Nichetti (segretario esecutivo) e dai consiglieri Claudia Lameri, Ivo Sacchi, Pierangelo Savoldi, Giuseppe Scarri.