L’Avis di Crema si è riunita in assemblea per fare un bilancio dell’attività 2021 segnata ancora dall’emergenza Covid. La pandemia non ha fermato le donazioni, che sono anzi aumentate. Nel 2020 sono state 3625, mentre nel 2021 sono arrivate a 4289. I donatori attivi sono 180 contro 213 dell’anno precedente. Questo perché nonostante siano pervenute più domande di iscrizione, 33 sono risultate meno idonee. I numeri sono importanti e impegnano in modo continuo l’associazione cittadina, presieduta da Roberto Redondi.
Nuovi obiettivi
Il presidente nella sua relazione ha ringraziato il consiglio, eletto l’anno scorso e in particolare i volontari: Gabriella Bonizzi, Simona Tomella, Patrizia De Angeli, Paolo Visigalli, Stefano Boari. Tra i prossimi obiettivi la volontà di assumere una collaboratrice da affiancare i volontari. Per l'Avis è molto importante la comunicazione, per sensibilizzare sul dono del sangue specie tra le categorie più giovani. “Abbiamo sempre creduto nello sport - spiega Redondi - come disciplina per un vivere sano ed anche perché gli ambienti sportivi sono frequentati per lo più dai ragazzi ed è per questo che da anni sosteniamo diverse associazioni”. Oltre all’ambito sportivo, l’Avis entra anche nelle scuole per “preparare il terreno alle nuove generazioni e promuovere attività culturali di varia natura”.
Anniversario nel 2022
Un ringraziamento particolare è stato dedicato al direttore del centro trasfusionale dell’ospedale di Crema Massimiliano Viti, il quale ha saputo amministrare e garantite le donazioni nonostante l’emergenza Covid. Il presidente Redondi ha evidenziato la longevità dell’associazione che si appresta a festeggiare gli 85 anni di fondazione. L’auspicio è di poterla celebrare al meglio