03-01-2023 ore 20:00 | Rubriche - Fatto di ambiente
di Alvaro Dellera

Affascinante, ma velenosa: l'erba del diavolo, che uccise Romeo, abita nel Cremasco

Erba del diavolo, erba delle streghe , datura e infine stramonio. Così viene comunemente definita questa affascinante solanacea, pianta vascolare dal bellissimo e attraente fiore bianco e profumato a forma di imbuto. Questo fiore sboccia da luglio ad ottobre, ma rimane semichiuso di giorno per aprirsi completamente la notte attirando falene e altri insetti. Affascinante ma estremamente velenosa. Di questa pianta esotica , non si salva nulla quanto a tossicità. Dai semi, alle radici alle foglie, gli alcaloidi presenti in questa pianta sono principi psicoattivi, allucinogeni e potentemente velenosi. Shakespeare in Romeo e Giulietta racconta come l’erba del diavolo sia la posizione velenosa che uccide Romeo.

 

Dove trovarla

La pianta dello stramonio, è originaria dell’America tropicale, giunta in Italia secoli fa attraverso l’importazione di alcuni cereali e diffusa da alcuni popoli che ne facevano un uso medicinale-farmaceutico e nei riti magico-religiosi. In pianura si è naturalizzata e nel cremasco è molto presente; la si trova specialmente dentro colture cerealicole, cresce anche spontanea un po ovunque nei campi incolti fino a diventare specie infestante. E’ nei mesi di settembre e ottobre che si sviluppa oltremodo fino ad oltrepassare il metro di altezza e la si nota molto bene nei terreni liberati dalla raccolta del mais.

 

L'impatto della globalizzazione

Il fiore nel periodo estivo- autunnale si trasforma in un frutto molto particolare: ha la forma di una noce ovale e spinosa simile a quella dell’ippocastano al cui interno si trovano i potentissimi e velenosissimi semi. Ecco perché è importante conoscerla, per non scambiare il delicato fiore in un cadeau da donare o collezionare e la pianta dalle foglie verdi e frastagliate, in erba spontanea commestibile essendo, pari alla belladonna e alla mandragora, una delle piante più velenose al mondo. Queste specie aliene migrano secondo più modalità e tramite diverse vie d’ingresso. Con la globalizzazione, l’aumento del commercio, l’apertura di nuove vie di comunicazione ed i trasporti, hanno assunto maggiore importanza e numerose sono le attività economiche che possono favorire l’arrivo di nuove specie. Un processo già molto presente, incontrollabile e inarrestabile destinato nel tempo anche a cambiare la copertura vegetale dei suoli ed il paesaggio naturale vicino a noi.

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