02-10-2021 ore 20:30 | Rubriche - Milano
di Claudia Cerioli

Legambiente: flash mob dei giovani contro le emissioni da Co2 nelle giornate per il clima

Si è svolto venerdì primo ottobre, il flash mobilità dei giovani di Legambiente Lombardia contro le emissioni di Co2 che causano danni irreversibili all’ambiente e incidono, negativamente, sulla vita delle persone. Gli attivisti, per richiamare l’attenzione su questi temi hanno inscenato momenti di vita quotidiana in un contesto urbano dall’aria divenuta irrespirabile per l’uomo. Grandi maschere antigas per uscire a fare la spesa, mangiare al bar, fare una passeggiata, prendere i mezzi pubblici. Il flashmob organizzato all’arco della pace e in parco Sempione per la campagna europea clean cities, nell’ambito delle iniziative della Youth4Climate in corso a Milano vuole sottolineare lo stretto legame tra emissioni climalternati ed inquinanti in città, le loro pesanti conseguenze sul clima e sulla vita dei cittadini.

 

La situazione attuale

L’azione punta a sollecitare le autorità nazionali e regionali ad agire, attivare finalmente le misure risolutive per la lotta alle emissioni di Co2 e alle emissioni inquinanti (pm10, pm2,5, ossidi d’azoto ed ozono), due tipologie di inquinamenti atmosferici da debellare con urgenza. Secondo l’organizzazione mondiale della sanità sono 400 mila i decessi prematuri in Europa per inquinamento atmosferico, oltre 50 mila in Italia, uno dei paesi più esposti anche a causa delle troppe auto circolazione.

 

L'appello del presidente

Da novembre 2020 siamo stati condannati dalla corte di giustizia “per aver superato il valore limite delle concentrazioni di particelle inquinanti in modo continuato, dal 2008 al 2017” e negli anni successivi sino al 2021. Il presidente Legambiente Stefano Ciafani ha chiesto alla commissione europea di intervenire su governo e regioni perché prendano i provvedimenti promessi per evitare la multa prima della verifica di fine anno”. Legambiente ha scritto alla commissione europea per segnalare l’inazione e i ritardi nell’applicazione dei provvedimenti d’emergenza e dei piani di risanamento dell’aria, sia da parte del governo nazionale che delle regioni coinvolte. 

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