01-07-2023 ore 10:13 | Rubriche - Medicina e salute
di Giovanni Colombi

Cremona, insegnante operata al cervello da sveglia. Presto tornerà a scuola ad insegnare

Il reparto di neurochirurgia di Cremona ha raggiunto un traguardo importante nell’ultima settimana di giugno. Infatti è stato eseguito il cinquantesimo intervento di chirurgia da svegli su una paziente bilingue. Grazie a questa tecnica la donna, un insegnante in un liceo di Cremona, ha potuto preservare le funzioni del linguaggio e presto tornerà dai suoi studenti. “La chirurgia da svegli (awake surgery) – spiega il direttore Fioravanti - praticata a Cremona dal 2019, è una tecnica neurochirurgica utilizzata per il trattamento dei tumori del cervello, localizzati in aree critiche definite eloquenti dove si trovano le nostre funzioni superiori come il movimento e il linguaggio”.

 

Garantire una buona qualità di vita

“Questa tecnica – prosegue Fioravanti - è preziosa perché consente al neurochirurgo di avvalersi della mappa corticale mentre opera. Attraverso le neurostimolazioni sul cervello del paziente, sveglio, cosciente e collaborativo, l’equipé chirurgica può avere un ritorno immediato sulle funzioni fondamentali della persona e agire di conseguenza per mantenerle integre a garanzia di una buona qualità di vita. Di recente la chirurgia da svegli è stata impiegata anche per il trattamento di anomalie vascolari cerebrali, come gli angiomi cavernosi e le malformazioni artero-venoso, e di patologie funzionali come l’epilessia del lobo temporale e la displasia corticale. In tal senso rappresenta una grande opportunità per trattare patologie complesse e aprire nuove prospettive di cura”.

 

Operazioni all'anno su 120 tumori cerebrali

“Il nostro cinquantesimo intervento di chirurgia da svegli è stato eseguito su una donna di 64 anni, destrimane, con lesione temporale sinistra. Si tratta di un’ insegnante di inglese. Per noi chirurghi era molto importante fare il possibile per rimuovere la lesione, ma anche preservare la duplice funzione del linguaggio. Nel complesso la neurochirurgia di Cremona tratta circa 120 tumori cerebrali (intra assiali) all’anno, un’attività super specialistica di rilievo, considerato che i tumori del cervello sono classificati come patologie rare”.

 

Un percorso di accompagnamento a sostegno dei pazienti

“La paziente – conclude il direttore - dopo gli esami di routine è risultata candidabile all’intervento di chirurgia da svegli. A livello emotivo manifestava una moderata algofobia (timore del dolore fisico), per questo si sono resi necessari dei colloqui aggiuntivi con il neuropsicologo e con l’anestesista, tutto è stato affrontato con molta attenzione. I pazienti che si sottopongono a questo tipo di intervento, infatti, vengono accompagnati in un vero e proprio percorso che li rende consapevoli e li prepara ad entrare in sala operatoria. Il nostro scopo è rassicurare le persone e metterle nella condizione migliore per collaborare con il chirurgo a vantaggio dell’esito finale. In questo l'insegnante è stata molto collaborante e al risveglio non sono emerse problematiche neurologiche, neurochirurgiche e neuropsicologiche”.