01-02-2023 ore 20:30 | Rubriche - Costume e società
di Andrea Galvani

Vivere ancora. Gigi Galvano: ‘Cerco di muovermi col mio tempo dentro un mondo che corre’

“La casa è come un punto di memoria”, canta Francesco Guccini. Con l’intervista alla famiglia di Luigi Galvano, legale d’impresa di 48 anni affetto da sclerosi multipla, inizia il nuovo progetto di Cremaonline in collaborazione col Centro ricerca Alfredo Galmozzi. Lo abbiamo intitolato Vivere ancora. Si prefigge l’obiettivo di indagare, accogliere, abbracciare le fragilità del territorio cremasco. Segue Ciao, io sto bene, mi mancate. Crema 2020, niente come prima? realizzato durante la pandemia.

 

La vita quotidiana

“Cerco di muovermi col mio tempo dentro un mondo che corre”, racconta Gigi. Il primo incontro si apre in cucina, tra gli oggetti, gli impegni e i profumi quotidiani. Con la possibilità di vivere gli sguardi e ascoltare i respiri, seguire le parole e ripercorrere i silenzi, istanti senza separazione che lasciano spazio al pensiero delle persone amate. Le nostre certezze durano un soffio. E le abitudini rimangono spiazzate. La consapevolezza della propria situazione vive in una condizione di costante, fragile equilibrio, in relazione alla capacità di “rendere più o meno piacevole il fatto di viverti accanto”. Dicevamo che “la casa è come un punto di memoria e le tue radici danno la saggezza; e proprio questa è forse la risposta e provi un grande senso di dolcezza”.

 

La fragilità

Per chi si trova a vivere una malattia, una disabilità, “il discrimine non è tanto la condizione di salute, ma il contesto”. Hanno un ruolo fondamentale “la rete che sei stato capace di creare e come tu sei in grado di percepirti e far percepire la tua situazione a chi ti sta vicino”. Michele e Francesco aggiungono la capacità di dare il giusto peso alle cose importanti della vita, di non sentirsi inferiori a nessuno. Saper accettare i propri limiti, addirittura trarne spunto per una battuta, uno scherzo. Ben sapendo che non si tratta di un gioco. “È vero che ci sono molte fragilità, ma anche molta ricchezza”, spiega Barbara: “Le prime risorse sono i nostri figli, quella più grande è il modo di guardare in generale alla vita, al mondo, alla realtà di Gigi: in modo leggero, guardando il bicchiere mezzo pieno”.

 

L’unicità

“Ogni persona che passa nella nostra vita è unica”, spiega lo scrittore argentino Jorge Luis Borges: “Lascia sempre un po’ di sé e si porta via un po’ di noi. Ci sarà chi si è portato via molto, ma non ci sarà mai chi non avrà lasciato nulla. Questa è la più grande responsabilità della nostra vita e la prova evidente che due anime non si incontrano per caso”. Grazie Barbara, grazie Gigi.

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