31-12-2021 ore 12:18 | Politica - Dalla provincia
di Sara Valle

Caro energia, da Rifondazione una petizione per 'tagliare i profitti delle grandi aziende'

“Chiediamo a gran forza di eliminare gli oneri di sistema obsoleti, dare finalmente un taglio alle accise, alle addizionali regionali e all'Iva, tutti balzelli pagati prevalentemente dai ceti popolari, dai lavoratori e dai pensionati”. Francesca Berardi e Piergiuseppe Bettenzoli, rispettivamente segretari del Prc cremonese e cremasco hanno lanciato una petizione popolare contro il caro energia al fine di “tagliare i profitti delle grandi aziende (A2A compresa) che distribuiscono il gas e l'energia elettrica, come è stato fatto in Spagna”. I due condividono l'iniziativa assunta dal sindaco di Gerre de' Caprioli, Michel Marchi, che di recente ha scritto al presidente del consiglio Draghi contro i forti incrementi dei costi dell'energia elettrica, del gas e delle materie prime. “Inevitabilmente - scrive il sindaco - avranno riflessi negativi sui bilanci comunali del 2022, con aumenti dei costi dei servizi erogati e gli aiuti che i comuni dovranno erogare ai soggetti maggiormente colpiti da queste congiunture: le famiglie, le persone con fragilità, il mondo del volontariato, il no profit e il sistema scolastico e dell'educazione in generale”.

 

Promuovere la petizione

“Come Partito della rifondazione comunista - riprendono Berardi e Bettenzoli- condividiamo totalmente queste preoccupazioni, anche se non abbiamo l'ingenuità di pensare che la lettera di un sindaco di un piccolo comune possa ingenerare un cambiamento di rotta da parte del governo e della maggior parte delle forze politiche che hanno condiviso la privatizzazione dei servizi pubblici”. Per questo “ proponiamo a Marchi di promuovere nel suo comune la petizione che presenteremo al prefetto, come noi stiamo facendo in tutta Italia. Il primo cittadino chieda anche ad Anci Lombardia di sostenerla e diffonderla nei comuni della nostra regione”. Da emulare pure la scelta del Comune di Pianengo che, lo scorso 23 dicembre ha votato un ordine del giorno all'unanimità di contrasto all'aumento delle bollette dell'energia. “In questo modo – chiudono – Marchi renderebbe più forte e più partecipata la sua giusta e condivisibile denuncia”.

770