31-10-2021 ore 20:28 | Politica - Crema
di Sara Valle

Affossamento ddl Zan: anche Crema scende in piazza ''contro la politica dello struzzo''

“Grazie alla politica dello struzzo siamo tornati all'anno zero”. Così il segretario generale di Arcigay Gabriele Piazzoni ha commentato in piazza Garibaldi l'affossamento del ddl Zan contro l'omotransfobia. “Si tratta di una legge attesa da 25 anni contro le discriminazioni nei riguardi di persone lgbt e persone con disabilità. Non solo, si poneva anche come un valido provvedimento in contrasto alla misoginia”. Ora con lo stop imposto a Palazzo Madama “questa legge non vedrà più la luce”. Davanti a lui piano piano la piazza si riempie. Balzano all'occhio le bandiere arcobaleno. Diverse anche le associazioni ed i partiti che hanno voluto esserci. “E' doppiamente grave la modalità con cui questo provvedimento è stato affossato: un voto segreto su un provvedimento tecnico”. Decisivo per l'affossamento il contributo “dei franchi tiratori delle forze progressiste. Il Senato non si è dimostrato all'altezza dei tempi attuali. Nel 2021 l'Italia si meritava di essere un paese più inclusivo”.

 

Tema di civiltà

Le proteste stanno prendendo piede in tutto il paese. “In pochi giorni sono scese in piazza tantissime persone in diverse città italiane. Questo è il paese reale: questo è ciò che le persone avvertono”. A Crema la manifestazione è sorta in poche ore su impulso di Arci Ombriano. “Questo stop – ammette Francesco Favalli di Sinistra classe rivoluzione – ci dice che non dobbiamo fermarci. Dobbiamo andare avanti, anche da soli con la mobilitazione. La storia insegna che per ottenere diritti bisogna mobilitarsi”. Presente all'iniziativa anche buona parte della giunta Bonaldi. “Il tema che si discute oggi – spiega il sindaco – è un tema di civiltà. Ho sempre pensato che le istituzioni manifestassero il loro amore riconoscendo diritti. A Crema lo facciamo quotidianamente nelle convinzione che questo possa far sentire le persone sempre più accolte”.

 

L'arcobaleno

Lo stop al ddl Zan “è un inciampo, ma le consapevolezze nella società civile stanno crescendo”. A pochi passi da lei un gruppo di ragazzine si abbraccia in una bandiera arcobaleno. “Il diritto di amare chi si vuole è indisponibile” ha aggiunto Beppe Bettenzoli di Rifondazione comunista. “È insopprimibile. Ripartiamo dalle piazze, ripartiamo dalla gente, affinché ciascuno possa sentirsi libero di essere se stesso”. Il cielo è nuvoloso. Il freddo di novembre si avverte, ma l'arcobaleno sventola in cielo. Alto, senza alcuna intenzione di calare.

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