31-07-2021 ore 20:31 | Politica - Pandino
di Andrea Galvani

Per non dimenticare le stragi di Milano, di Brescia e Bologna: staffetta nel Cremasco

Stamattina attorno alle 9 ha fatto tappa al castello di Pandino la staffetta Per non dimenticare scambiamoci la memoria. Nel cremasco ha toccato anche i comuni di Spino d’Adda e Soncino. L’iniziativa unisce tre città, due regioni, è lunga 300 chilometri e 11 anni. Un'epoca che ha profondamente segnato la nostra storia. Molto è stato appurato dalla magistratura, altrettanto attende una verità storica. La staffetta è in ricordo delle stragi alla stazione di Bologna del 2 agosto 1980 (85 morti e 200 feriti), di piazza della Loggia a Brescia del 28 maggio 1974 (8 morti e 102 feriti) e di piazza Fontana a Milano del 12 dicembre 1969 (17 morti e 88 feriti). Ad accogliere i podisti di Paullo e Spino d’Adda il sindaco Bonaventi e la comandante Mauro, insieme a numerosi podisti pandinesi.

 

Società più giusta, inclusiva e solidale

Il progetto è dell’Anpi, con l’obiettivo di “non mollare mai, restare sempre all’erta perché violenza, guerra, dittature e terrorismo insanguinano sempre ogni generazione”. Il significato della lunga corsa a staffetta che percorre le strade della Lombardia e dell’Emilia, da Milano a Bologna (dal 30 luglio al 2 agosto) vuole far riflettere sulle stragi impunite che negli anni di piombo hanno insanguinato l'Italia. Per Maria Rosa Loda della segreteria provinciale della Cisl di Brescia, “la staffetta è un’occasione per riaffermare i valori insopprimibili della nostra democrazia. È un gesto concreto che ci richiama all’eredità ideale delle vittime delle stragi, per far crescere una società più giusta, inclusiva e solidale”.

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