31-05-2018 ore 19:17 | Politica - Pandino
di Marilisa Cattaneo

'Atti scomparsi' e commissione d'inchiesta, nel consiglio a porte chiuse negata l'istanza

Il consiglio comunale a porte chiuse ha negato la creazione di una commissione d'inchiesta. Secondo la maggioranza la mozione presentata dai consiglieri di minoranza "è inammissibile". Obiettivo di Francesco Vanazzi e Paola Reduzzi del gruppo Insieme Nosadello Pandino Gradella e Francesca Sau e Federico Bondioli della Lista civica per Pandino far luce su "alcuni atti inviati dal Tribunale dei minori di Brescia e scomparsi dall'ufficio del protocollo comunale". Durante la seduta secretata di martedì sera - era assente il sindaco Maria Louise Polig a causa del coinvolgimento diretto nella vicenda - è stato avanzato un esame pregiudiziale e la mozione non è stata discussa.

 

Due facce della stessa medaglia

Insoddisfatto Vanazzi: "Se non avessero nulla da nascondere non avrebbero problemi a istituire una commissione d'inchiesta per capire cosa sia veramente successo. L'ennesimo esempio di una prevaricazione e di un comportamento che vuole imporsi con forza contro chi vuole chiarezza e trasparenza. La maggioranza ha utilizzato un cavillo per non affrontare la verità. Ora verificheremo l'idoneità della pregiudiziale e valuteremo il da farsi". Il sindaco Polig ha affidato ad una nota stampa il proprio pensiero, dicendosi "felice di vedere affermata e confermata la posizione dell’amministrazione, lineare e coerente, senza ombre nella gestione di atti e documenti, corretta e appropriata nella gestione dei servizi sociali comunali, chiara e limpida la gestione del servizio tutela minori in capo all’azienda Csc". Una vicenda indubbiamente lontana dalla risoluzione.

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