31-01-2018 ore 20:31 | Politica - Crema
di Diego Meis

Incidente ferroviario. I pendolari scrivono a Mattarella, domani iniziativa In treno con noi

I pendolari lombardi scrivono al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A quasi una settimana dal disastro ferroviario che ha coinvolto la linea Cremona-Milano, i rappresentanti dei viaggiatori denunciano in una lettera aperta la situazione del trasporto pubblico regionale, che “ non sembra interessare le Istituzioni in modo soddisfacente”. Il documento porta la firma dei rappresentanti della Conferenza regionale per il trasporto pubblico locale e i comitati dell’area milanese, comasca, bergamasca, bresciana, pavese e cremonese.

 

Trasporto pubblico, scelta quotidiana
“La forza lavoro italiana, spesso quella più preparata e che sceglie di restare in questo Paese nonostante le difficoltà, si muove utilizzando proprio quel trasporto regionale che collega i grandi punti di attrazione come Milano o Roma”. Così scrivono i pendolari, che ogni giorno raggiungono le grandi città per motivi di studio o lavoro “tra mille disagi, mille difficoltà per far quadrare la propria vita e quella familiare, sapendo che il servizio offerto non sarà mai tra i migliori”.

 

Segnalazioni nel silenzio
“Non sempre le nostre osservazioni e le nostre critiche sono state correttamente valutate da parte di istituzioni locali e aziende coinvolte. Troppo spesso le nostre rimostranze hanno avuto come risposta il silenzio oppure, peggio ancora, battute e commenti che tendevano a minimizzarle”. Le continue segnalazioni di ritardi, guasti, vagoni inadeguati o sovraffollati non sono mancate, così come la richiesta “di un intervento serio e qualitativamente soddisfacente, sia rispetto alla rete ferroviaria sia allo stato del materiale rotabile”, affermano i viaggiatori.

 

"Gesto concreto di vicinanza"

“Dai passaggi a livello bloccati, ai freni mal funzionanti e alle porte guaste, tutto è facilmente sottovalutabile finché un grave incidente non ci ricorda quanto la manutenzione debba sempre essere al centro dell’attenzione, per salvaguardare le vite di chi viaggia ogni giorno sui mezzi di trasporto pubblici”. I pendolari chiedono al presidente Mattarella “un gesto concreto di vicinanza, come segno inequivocabile che lo Stato è con noi, che non dimentica, che persegue in ogni modo la verità sull’accaduto e che, soprattutto, farà di tutto affinché non si ripeta”.

 

Viaggio sul treno 10458
Giovedì 1 febbraio il Comitato pendolari cremaschi dà appuntamento ai sindaci e alle forze politiche del territorio provinciale sul treno 10458. La stessa corsa che, sette giorni fa, è stata interrotta all'altezza di Pioltello dalla tragedia ferroviaria. Il treno parte alle 6.36 da Cremona, a Crema l'appuntamento è alle ore 7 presso la stazione ferroviaria, per salire a bordo alle 7.20. All'iniziativa In treno con noi parteciperanno anche i candidati alla presidenza regionale Giorgio Gori, esponente del Partito democratico  e Dario Violi, per il Movimento cinque stelle.

604