30-12-2020 ore 20:30 | Politica - Crema
di Andrea Galvani

Crema e Ica hanno rinnovato il contratto: dal 2024 Imu e Tari saranno gestite dal Comune

La giunta comunale di Crema ha accolto la richiesta di un riequilibrio del contratto con l’Ica, gestore della riscossione di Icp (imposta comunale sulla pubblicità), Dpa (diritto sulle pubbliche affissioni), Cosap (canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche), Imu (imposta comunale sugli immobili), Tari (tassa sui rifiuti) e delle entrate extratributarie e patrimoniali. La necessità di rinegoziazione è dovuta all’emergenza Covid19, “che ha stravolto l’ormai consolidata collaborazione” tra l’amministrazione e la Imposte comunali affini srl di Roma. Il nuovo contratto scadrà alla fine del 2023.

 

Imu e Tari dal 2024

Negli ultimi anni la legislazione in materia è radicalmente cambiata, in particolare per quanto riguarda “l’obbligo di incasso direttamente sul conto del comune, ulteriormente complicato dall’introduzione dell’ulteriore passaggio tramite il portale di PagoPa, che necessita di investimenti nel settore informatico particolarmente consistenti”. Per l’amministrazione cremasca significa “una riduzione degli aggi di riscossione” e dal 2024 la possibilità di “gestire direttamente l’Imu (e come collaterale anche la Tari) direttamente nel sistema informatico integrato comunale e, quindi, poter operare su una propria banca dati”.

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