30-07-2020 ore 16:40 | Politica - Dal cremasco
di Andrea Galvani

Il Comitato Ats vuole sedi distinte, i Presst, i poliambulatori e gli infermieri di famiglia

"Il Comitato per la costituzione dell’Ats a Cremona, separandola dall’attuale Ats val Padana con sede a Mantova e rapportando la struttura sanitaria al territorio” si è riunito il 28 luglio a Casale cremasco. Nel documento unitario redatto al termine del confronto, si sottolinea che il Comitato intende “sollecitare un costante confronto con i comuni della provincia e coi bisogni delle comunità” locali, proponendo “il potenziamento della medicina di base e la costituzione di poliambulatori con medici specialisti e strumentazioni di base che possano fornire supporto ai colleghi di medicina di base”. Inoltre “la realizzazione dell'infermiere di famiglia, anche alla luce dell'esperienza vissuta nel fronteggiare l'emergenza Covid 19, al fine di attrezzare i servizi sanitari in un lavoro di prevenzione e informazione dei cittadini”.

 

I partecipanti

Presenti oltre al sindaco Antonio Grassi, Paolo Aiolfi (Bagnolo cremasco), Daniela Brognoli (assessore Ticengo), Lara Cornetti (consigliere Dovera), Andrea Serena (consigliere Pianengo), Andrea Ladina (consigliere Torlino Vimercati), Roberto Ripamonti (Unione sindacale di base), Beppe Bettenzoli (segretario di Rifondazione comunista), Antonio Macrì (Comitato Verità e Giustizia parenti Rsa di Crema), Enemesio Boschiroli (consigliere Casale Cremasco Vidolasco), Marco Degli Angeli consigliere regionale dei 5 Stelle.

 

Due Ats distinte

Durante l’incontro si è preso atto della votazione unanime del consiglio regionale (e parere favorevole della Giunta) dell’ordine del giorno presentato da Degli Angeli e Fiasconaro per impegnare “il presidente e la giunta regionale a istituire due Ats distinte, una per Cremona e una per Mantova e l'istituzione, con autonomia finanziaria, di una nuova Asst Oglio Po (Casalasco e Viadanese) che si affiancherà alle già esistenti Asst di Mantova, Cremona, confermando definitivamente l’Azienda di Crema e del Cremasco”.

 

Presst e poliambulatori

Accolto anche il documento presentato da Carolina Maffezzoni, direttore sanitario dell’Ats val Padana sui presidi socio sanitari territoriali, “ritenendo che l’erogazione delle prestazioni distrettuali debba essere programmata dai diversi territori, proprio per questo è nata l’esigenza di una Ats provinciale. Il Presst dovrà pertanto essere integrato con la realizzazione dei Poliambulatori, anche per alleggerire la pressione attuale sui pronto soccorso e sugli ospedali, dando un servizio vicino ai cittadini anche attraverso l'istituzione della figura dell’infermiere di famiglia”.

 

Riabilitazione, cronici e dipendenze

“L’Ats del nostro territorio – si legge nella nota del Comiatto - dovrà garantire i servizi per la riabilitazione fisica e psichica, per la cura delle dipendenze e della disabilità, per la cura delle persone con malattie croniche e le attività di controllo-prevenzione sull'ambiente e sui luoghi di lavoro. In questa ottica diventa fondamentale il pieno coinvolgimento dei comuni, che devono esercitare attivamente il ruolo che la legislazione nazionale e regionale affida loro per la tutela della salute di tutti i cittadini”.

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